Autonomia regionale, Dettori frena De Luca: “Non alimenti lo scontro tra Nord e Sud”

0
215

Marco Grasso – “L’autonomia regionale, così come la sta pensando il Governo, riguarda tutti i cittadini, non è solo un problema di Nord e Sud. Anche il Veneto, l’Emilia o Lombardia, considerate regioni ricche, hanno al loro interno sacche di povertà che questa norma non fa altro che aumentare”.

Intervenuta al convegno organizzato dalla Cgil irpina sul tema “Autonomia differenziata o secessione”, la segretaria confederale della Cgil nazionale Rossana Dettori sottolinea come “questa non sia la strada giusta. Ma è chiaro che il Sud deve anche impegnarsi a sviluppare politiche economiche e sociali diverse da quelle messe in campo fino ad oggi. Prima di ogni iniziativa di questo tipo devono essere definiti i livelli essenziali delle prestazioni dei cittadini, in modo che ognuno abbia ben chiari i propri diritti”.

“L’autonomia per essere positiva deve essere immaginata con l’obiettivo di raggiungere, nei differenti territori, standard uniformi, che devono essere definiti, non per alimentare le divaricazioni”. Per la segretaria confederale della Cgil ci sono ancora margini di manovra. “Non è una strada di non ritorno, anche se dietro c’è la Lega che spinge in questa direzione. Il sistema universalistico va salvaguardato, così come ben sancito dalla nostra Costituzione”.

Dettori frena poi il governatore De Luca, intenzionato a guidare, alla testa della Campania, una sorta di mobilitazione del Sud. “Dovrebbe porsi il problema di come garantire i diritti a tutti i campani, in un contesto nazionale. E’ sbagliato forzare, si rischia solo di penalizzare i cittadini e dividere il Paese. Il problema dell’Italia a due velocità si supera investendo sul Sud, mettendo in campo politiche per la famiglia e le imprese. Serve magari la viabilità ordinaria, più che le grandi infrastrutture”.

Stop anche all’ipotesi delle macroregioni. “Anche in questo caso si rischia una contrapposizione tra Nord e Sud. Forse è il caso di creare maggiori collegamenti tra le regioni meridionali, collaborare, fare rete. Ma non è un problema di autonomia, bensì di scelte, di politica”.

Al confronto, promosso dalla Cgil per continuare la discussione avviata dal sindacato sul progetto del Governo di dotare le Regioni di competenze e risorse per gestire settori importanti e fondamentali per la vita dei cittadini in particolare l’educazione scolastica/istruzione, sanità, trasporti, infrastrutture, era presente anche il presidente della Provincia Domenico Biancardi.

“Viviamo una situazione di differenza risposte al Nord, basti pensare ai servizi primari. La direzione indicata dal Governo non ci aiuta, ma è chiaro che tocca anche a noi invertire la rotta. Io credo che l’autonomia vada incentivata, ma è in maniera omogenea e mirata. Sulle Province, ad esempio, il Governo sta facendo retromarcia e sta capendo che bisogna aumentare le competenze, non ridurle”.

Al dibattito hanno partecipato anche il segretario generale della Cgil Avellino, Franco Fiordellisi, la segretaria generale della Flc Cgil Avellino, Erika Picariello, il ricercatore del dipartimento di Diritto Economico Managment e Metodi Quantitativi dell’Università del Sannio, Giuseppe Carillo, il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci e il sindaco di Calitri, Michele Di Maio, paese che ha dato i natali a Salvatore Scoca, estensore dell’articolo 53 della Costituzione sulla progressività fiscale.