Atripalda – “La tanto tormentata e criticata piazza Umberto I, che a distanza di svariati mesi dalla conclusione dei lavori di rifacimento, non ha ancora superato il collaudo, fa sempre parlare di sé. Infatti da più di un mese è possibile notare come uno dei costosissimi lampioni, del valore 18mila euro, per la precisione quello di fronte al Banco di Napoli, sia spento ed altri per il principio su cui si basano, ossia la luce dei fari riflessa sugli specchi che li sovrastano, illuminano il cielo e forse abbagliano la vicina Manocalzati. Ai numerosi solleciti fatti al Comune la risposta è che i tecnici specializzati devono venire da fuori regione e cosi in piazza anche “cambiare una lampadina” diventa un’impresa. Per completare e cercare di vincere il “buio”, (e anche il mistero) che avvolge piazza Umberto I, vorremmo segnalare come anche le neo installate luci che circondano la rotatoria che campeggia in piazza siano spente da mesi e la loro riparazione è lontana dal venire. In effetti sono fin troppo numerosi i disagi e i problemi tecnici per una piazza appena ultimata, che è costata circa due milioni di euro e che ancora non ha il collaudo”. Con questa denuncia, Antonio Prezioso, consigliere comunale in quota An rilancia la proposta avanzata durante lo scorso Consiglio: evitare che i costi dell’imperizia tecnica ricadano sui contribuenti. Ed ancora. “Con la consegna della fontana, – continua Prezioso – ufficiosamente si sono conclusi i lavori di rifacimento di piazza Umberto I. Ogni cittadino atripaldese, in particolar modo chi frequenta abitualmente l’agorà, ha potuto notare come i lavori, soprattutto per quel che riguarda la pavimentazione, siano stati effettuati con una certa superficialità e oserei dire una certa imperizia. Le prime perplessità le solleva la qualità delle piastrelle, che in molti punti sono già lesionate ed in altri “risuonano vacanti”, segno che si “è risparmiato sulla colla”. Altro aspetto che solleva discussioni è rappresentato dalle rifiniture delle piastrelle, che in larghi tratti non sono state trattate con prodotti appositi, idonei ad evitare infiltrazioni di acqua ed a evitare il crearsi di dislivelli tra una piastrella e l’altra, infatti in alcune zone antistanti ai negozi presenti in piazza, gli interventi di spazzamento hanno provocato la rimozione del materiale usato per riempire le fughe non rifinite. Inoltre si è notato che in alcuni punti della zona pedonale, in seguito alle piogge si creano delle pozzanghere, segno di un mancato rilevamento delle pendenze. In sostanza si può tranquillamente affermare che i lavori non sono stati eseguiti ad opera d’arte. Pertanto chiedo che il sindaco convochi un Consiglio comunale per far luce su tutte queste inadempienze”.
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