Atripalda – Mensa e trasporto scolastico: i chiarimenti di Foschi

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Atripalda – Una reazione vivace e “comprensibile” secondo l’assessore Giacomo Foschi seguita all’aumento delle tariffe dei servizi mensa e trasporto scolastici è comprensibile. “In questo periodo di crisi – ha spiegato Foschi in una nota di chiarimento ai cittadini – ogni aumento della spesa nelle famiglie desta legittime e comprensibili preoccupazioni. Tale scelta non è stata assunta a cuor leggero; solo dopo una lunga riflessione di Giunta e un’accurata analisi dei costi, abbiamo deciso che dopo 16 anni era forse il caso di rivedere la quota parte a carico dell’utenza, quota che, comunque, concorre solo per il 50% del costo complessivo dei due servizi, rimanendo la restante parte a carico della pubblica amministrazione.
Sarebbe il caso di dire, senza far polemica, che se in questi 16 anni tale spesa fosse stata gradatamente adeguata al costo della vita, evitando atteggiamenti populistici, oggi, forse, nessuno si sarebbe meravigliato. Ma tant’è, tale discorso potremmo trasferirlo anche ad altri capitoli di spesa del nostro bilancio e finiremmo col ripetere cose che la gente conosce benissimo. A noi è toccato il compito del risanamento sostenibile, e cercheremo di portarlo a termine, costi quel che costi. Ma se la preoccupazione del genitore oberato da mille responsabilità è comprensibile, la facile strumentalizzazione di una scelta chiaramente impopolare, da parte di alcuni colleghi dell’opposizione è, francamente, odiosa”.
L’assessore riporta poi una sintesi del provvedimento desunta dalle relazioni dell’Istruttore direttivo, Amato De Rogatis.

Servizio di Mensa Scolastica – “Le quote a carico degli utenti per l’anno scolastico in corso solo le stesse applicate nell’anno scolastico 1994/95.
Ovvero: per 15 anni gli utenti hanno pagato lo stesso ticket pur lievitando costantemente la spesa ed aumentando, di anno in anno, la quota a carico del Bilancio comunale.
Pertanto, per le note ristrettezze economiche che attanagliano gli enti pubblici, si è reso necessario, per il prossimo anno scolastico 2010/11, procedere ad una revisione delle quote a carico degli utenti per il servizio in questione. Nella revisione si è tenuto conto delle fasce economicamente più deboli, infatti, per prima cosa, si è elevata da 1.100,00 euro annui la fascia di esenzione portandola a 3.100,00 euro. Quindi tutti gli utenti con un reddito annuo ISEE inferiore a 3.100 euro non pagheranno alcun ticket.
Sono state confermate, senza alcun aumento, le fasce medie (redditi ISEE):
da 3.101 a 6.100 tichet di euro 16.50
da 6.101 a 9.000 ticket di euro 25.00.
Per le fasce di utenza che superano il reddito ISEE di 9.000 euro sino a 12.000 l’aumento è stato contenuto in soli 7 euro mensili, infatti la quota è passata da 33,00 euro mensili a 40,00.
Mentre per i redditi, sempre ISEE, oltre i 12.000 euro annui la quota è stata fissata a 60,00 euro mensili.
Le quote a carico degli utenti sono riferite ad un servizio in abbonamento mensile, tale sistema produce una economia di esercizio che consente, per le fasce economicamente più deboli, di accedere al servizio a costi inferiori. In alternativa un pagamento esclusivamente per i pasti consumati, oltre ad un aggravio economico derivante dal costo di produzione dello stesso, comporterebbe inevitabilmente un aumento anche per le fasce di utenza media.
In ogni caso è stato già previsto per il prossimo anno scolastico che per un consumo di pasti mensili inferiore a 10 il ticket da versare sarà uguale al costo del pasto per il numero dei pasti consumati.
E’ bene precisare che la spesa complessiva annuale di riferimento per il servizio in questione è quella derivante dagli effettivi pasti serviti e consumati in mensa”.

Servizio Trasporto Scolastico – Analogo discorso per questo servizio a domanda individuale. “Nell’Anno Scolastico 2009/10 è stato introdotto il nuovo tesserino di riconoscimento rilasciato ad ogni alunno che usufruisce di tale servizio. Tale tesserino, oltre ad evidenziare senza ombra di dubbio l’utenza e la dislocazione della stessa sul territorio comunale, ha prodotto nell’immediato il raddoppio dell’importo complessivo della contribuzione da parte degli utenti. Purtroppo tale importo concorre solo al 14- 15 % della spesa effettiva. Spesa calcolata esclusivamente per i quattro bus in noleggio escludendo dal computo della stessa i costi di esercizio dello scuolabus comunale.
Quindi si è reso necessario rivedere la quota di partecipazione degli utenti, quota fissata nell’anno scolastico 1998/99, ovvero 12 anni fa.
A fronte di una spesa di 62 euro da pagarsi anticipatamente per tutto l’anno si è ricorsi ad una spesa mensile di 20 euro, ferma restante l’esenzione del ticket per le fasce economicamente più deboli (disoccupati senza reddito).
In ogni caso la razionalizzazione della contribuzione da parte degli utenti, per entrambi i servizi, porrà a carico degli stessi soltanto il 50% del costo complessivo sostenuto, mentre il rimanente 50% resterà a carico del Bilancio comunale.
Il tasso di copertura del costo dei servizi a domanda individuale erogati dal Comune (trasporto e mensa scolastica ed impianti sportivi) è elemento sottoposto a monitoraggio costante da parte della Magistratura Contabile, in particolar modo per gli enti in difficoltà finanziarie. A tal proposito il competente Ufficio ha dovuto certificare ultimamente, sulla base dei dati contabili 2009, la predetta copertura che è risultata complessivamente pari al 21%”.

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