Rinvio dell’assemblea Ato: se da un lato si sostiene che sia quasi d’uso far andare ‘deserta’ la prima seduta, dall’altro la notizia crea “preoccupazione e sconcerto”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Franco D’Ercole, in quota An. “Un rinvio peraltro giustificato dal fatto che si vuole attendere l’esito del giudizio dinanzi al Consiglio di Stato. L’udienza è fissata per il 27 settembre. Ma la data era già conosciuta da tempo, quindi lo slittamento della seduta non aveva motivo di esistere, considerando che l’assise era stata convocata con la piena consapevolezza dell’imminenza del verdetto. La verità è che non si voleva prendere atto della decadenza di due consiglieri dal cda. Ma la notizia grave è che la difesa dell’Ato ha prodotto un’istanza per chiedere il cambiamento della sezione del Consiglio di Stato chiamato a giudicare la vicenda. E’ un fatto inconcepibile e inammissibile. Nessuno ha il diritto di scegliersi il giudice. Una tale istanza non motivata con argomenti validi, lascerebbe supporre una ricerca illegittima di un collegio giudicante “più abbordabile”, cosa che escludo possa avvenire nell’ambito del Consiglio di Stato”.
Redazione Irpinia
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