Assemblea ACS, le richieste del Comitato “Uniamoci per l’Acqua”

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Alla vigilia dell’assemblea dei soci di Alto Calore Servizi S.p.A. (ACS), il Comitato civico “Uniamoci per l’Acqua” ha inviato una PEC ufficiale a sindaci, EIC (Ente Idrico Campano) e Prefetto di Avellino, chiedendo scelte coraggiose e trasparenti.
Le richieste sono quattro, semplici e inderogabili:
1. Stop agli aumenti tariffari finché i cittadini non avranno acqua h24 nei rubinetti;
2. Dichiarazione dello stato di emergenza idrica nazionale, riconoscendo che non si tratta di un episodio momentaneo, ma di una crisi strutturale dovuta sia alla siccità sia, soprattutto, al collasso delle reti colabrodo che disperdono oltre il 50–60% dell’acqua immessa;
3. Una governance collegiale e partecipata, con rappresentanza dei Comuni e dei cittadini, in grado di superare la gestione monocratica e garantire trasparenza (dati, bilanci, turnazioni pubblicati online);
4. Un secco NO alla privatizzazione, diretta o mascherata: l’acqua resta un bene comune, come sancito dal referendum del 2011.
“Abbiamo inviato un documento ufficiale via PEC perché nessuno possa dire di non sapere. Ora tocca ai sindaci dimostrare se sono dalla parte dei cittadini o della vecchia gestione che ha portato ACS al collasso.”