Ascoli-Avellino 1-1, le pagelle

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di Claudio De Vito, inviato ad Ascoli Piceno – L’Avellino si illude, poi si fa rimontare e alla fine resiste per un pareggio che tiene più che vive le speranze di salvezza. C’è stata la reazione al momento delicato: personalità e carattere da parte della squadra di Foscarini nonostante una condizione fisica che ha messo nuovamente a dura prova la tenuta della formazione biancoverde. Castaldo alimenta la doppia cifra, Molina corre più di tutti, Di Tacchio alza la Maginot e Laverone blinda la fascia: i voti ai biancoverdi nelle pagelle di Irpinianews.

Radu 6 – Mette una pezza sul sinistro velenoso di Lores Varela prima di ritrovarsi a tu per tu con Pinto che gli piega le mani. Regala involontariamente un brivido quando scivola su un calcio d’angolo lasciando la porta spalancata.

Laverone 7 – Torna a destra e la differenza si vede. Castaldo ringrazia per l’imbucata perfetta dalla fascia, il reparto difensivo invece per la sua interpretazione della fase di non possesso. Peccato che un Laverone così debba saltare lo Spezia per squalifica.

Migliorini 6.5 – Sfiora addirittura il gol nel recupero del primo tempo in quell’area maledetta che due anni fa lo vide infortunarsi al ginocchio. A livello difensivo non lascia passare nulla e spesso guida il giropalla nelle retrovie per tenere il ritmo a piacimento dell’Avellino.

Ngawa 6 – A tratti fatica a stare dietro a Lores Varela. Tutto sommato concede e rischia poco anche nel finale quando è costretto a traslocare sulla fascia mancina dopo l’infortunio di Marchizza.

Marchizza 6 – Attento per tutto il primo tempo. Nella ripresa pesca con un buon traversone Castaldo e alla fine alza bandiera bianca per una distorsione al ginocchio (40′ st Kresic sv).

Di Tacchio 7 – Foscarini lo piazza davanti alla difesa con licenza di picchiare duro e respingere le offensive centrali degli avversari. Detto, fatto con interventi decisi e duelli a ripetizioni con Addae, ma sempre con grande fair play. Poco prima della mezz’ora ne travolge addirittura due, Buzzegoli e Kanouté, in un contrasto aereo. Quando Wilmots e Gavazzi calano, è l’unico a tenere alto lo scudo sulla barricata.

Vajushi 5.5 – Primo tempo, seppur a tratti, da scheggia. Si eclissa nel secondo tempo per un vistoso debito d’ossigeno e in mezzo c’è la dormita su Pinto che può battere liberamente a rete con successo (27′ st Bidaoui sv).

Gavazzi 5.5 – Ci mette l’anima ma la sua partita dura poco più di un tempo. Nel secondo tempo vede e gioca pochi palloni perché si accende la spia della riserva.

Wilmots 6 – 45′ di personalità in tutte le fasi di gioco. Bravo a proporre e proporsi, altrettanto a raddoppiare. E’ attore protagonista nell’azione del gol. Elegante nel tocco di palla ma i crampi lo mandano k.o. (28′ st Moretti sv).

Molina 7 – Entra in partita al 22′ quando salta Mogos per la prima volta. Costringe Padella al giallo con un’accelerazione delle sue. Eccezionale l’assistenza a tagliare il campo in orizzontale per Vajushi che spara alto. Nel secondo tempo ha più benzina di tutti.

Castaldo 7 – 36 anni appena compiuti e non sentirli. I suoi undici gol invece li sente la squadra in termini di peso specifico sulla salvezza da conquistare. E’ il terminale perfetto per la manovra dell’1-0 con un’incornata da vero opportunista. Mette la parola fine sul digiuno del reparto avanzato.