Arminio: “Siamo al massacro”. Casarella: “Lo spieghino ai cittadini”

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Rifiuti – Mentre la politica discute sulle sorti del territorio, la sala d’attesa di Palazzo Caracciolo è gremita. I sindaci, direttamente interessati ad un problema principalmente dei cittadini, non sono stati ammessi al summit in corso nell’ente di Piazza Libertà.
Una decsione che ha provocato un certo malumore ma soprattutto impazienza per le decisioni di chi ha in mano le sorti dell’Irpinia bistrattata.
E’ chiaramente preoccupato il sindaco di Vallata Carmine Casarella. Non solo per la situazione generale ma soprattutto per il nuovo mostro che da qualche giorno si è insinuato nel destino della sua terra: la piattaforma polifunzionale.
“Non si tratta di una mega discarica ma di un’area attrezzata in cui, oltre alla vera e propria discarica, sono presenti altri impianti di lavorazione dei rifiuti”.
Un esempio di questo tipo è fornito dalla provincia di Brescia, su cui la fascia tricolore ha effettuato uno studio: “Un impianto di questo tipo genera un forte impatto ambientale. Ed a pagarne le spese non sarà solo l’Alta Irpinia ma tutta la provincia”.
Rabbia anche per l’inibizione alla riunione: “Dovranno venire a Vallata per spiegare la situazione ai cittadini, così come hanno fatto nel corso della campagna elettorale”.
È la mediazione, invece, a spingere Marcello Arminio, sindaco di Bisaccia, a sopportare l’attesa. Ma il primo cittadino non ha problemi a garantire che se l’opera di mediazione dovesse fallire allora “saremo per la rivoluzione. Perché non possiamo essere schiavi. Ciò che era stato ipotizzato in passato per il Formicoso era terribile. Oggi siamo addirittura di fronte ad un massacro”.

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