Ariano – Matera: notificati 50 provvedimenti giudiziari

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Ariano Irpino –
All’indomani dell’approvazione del Decreto Legge Pisanu, in merito agli episodi di violenza in occasione della partita Ariano – Matera, gli Agenti della Questura e del Commissariato di Polizia hanno notificato ben cinquanta provvedimenti che interdicono, i destinatari dell’atto giudiziario, a prendere parte a manifestazioni sportive per i prossimi tre anni: dei cinquanta atti, sei sono stati destinati ad arianesi. Ricordiamo che, all’indomani della guerriglia al “Renzulli” di Ariano Irpino sono state sette le persone tratte in arresto dal Commissariato di Ariano Irpino e di Matera : a finire dietro le sbarre cinque giovani originari di Matera di cui tre 26enni e due 25enni resisi responsabili dei reati di lesioni personali, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e porto di arnesi atti ad offendere. Sul capo dei cinque supporters materani pende anche l’accusa di ‘tentativo di accedere allo Stadio senza essere muniti del tagliando d’ingresso. Dietro le sbarre anche un 45enne ed un 19enne di Ariano Irpino per lancio di pietre ed altri oggetti, all’indirizzo della tifoseria materana, come prevede l’articolo 8 della Legge 401 del 1989: attualmente i due arianesi si trovano ai domiciliari in attesa del rinvio a giudizio. Insomma, 50 interdizioni e sette arresti quale epilogo di un pomeriggio, quello di domenica 2 ottobre ad Ariano allo Stadio “Renzulli”, per non dimenticare: altro che sana tifoseria… La guerriglia si è avuta prima, durante e dopo la partita di calcio Ariano-Matera: un pomeriggio nel corso del quale sia i tifosi del Matera sia dell’Ariano si sono resi autori di numerosi atti di violenza con il ferimento di un Agente di Polizia che ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni, di un tifoso del Matera ricoverato con una prognosi di dodici giorni e di due giovani donne arianesi colpite da alcuni sassi lanciati sugli spalti riportando ferite giudicate guaribili in tre giorni. Intanto, dal Senato è arrivata l’approvazione, in via definitiva, del Decreto Legge, relativo alle norme antiviolenza con il quale il Governo ha adottato nuove norme contro la violenza negli stadi. Le maggiori novità del provvedimento, sono l’inasprimento delle pene per il lancio di oggetti o per l’invasione di campo se ne deriva un danno alle persone. I Giudici possono estendere fino a due anni il divieto di accesso agli stadi. Gli addetti allo stadio sono equiparati ai pubblici ufficiali con inasprimento delle pene per chiunque usi violenza nei loro confronti. (di Emiliana Bolino)

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