Ariano – “Siamo isolati e all’oscuro di tutto”. L’Assessore alle infrastrutture e all’agricoltura del Comune di Ariano Irpino, Generoso Cusano, dice la sua in merito alla questione della Statale 90, chiusa da molti mesi a causa della frana che invase la carreggiata e ne ha bloccato a lungo il transito. “Nell’incontro di luglio con il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, ci fu assicurato che entro un mese saremmo venuti a conoscenza dell’esito dei sondaggi. Ad oggi non sappiamo ancora nulla”. A circa un anno dalla frana, l’assessore lamenta una condizione di isolamento che impedisce al Comune di Ariano di venire a conoscenza di progressi, o presunti tali, fatti sulla Statale. Una situazione che ha portato l’esponente della giunta Gambacorta alla decisione di inviare una lettera al Ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro, al responsabile della programmazione interventi sul territorio della Regione Campania Michele Palmieri e al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. “Negli ultimi mesi – continua Cusano – ho avuto incontri con diversi rappresentanti delle istituzioni, ma nessuno di questi ha prodotto risultati soddisfacenti. Da qui la motivazione della lettera. Confido specialmente nel Ministro Di Pietro per il sollecitamento della realizzazione di un piano di intervento. Abbiamo la necessità di avere delle risposte; è un diritto nostro e dei cittadini, da troppo tempo penalizzati da questa condizione. La chiusura della statale 90 infatti – lamenta l’assessore – ha determinato danni gravissimi all’agricoltura, alla viabilità e al commercio. C’era voluto un lavoro di decine e decine di anni per creare la fitta rete commerciale che animava e legava i comuni del Cervaro”. Un danno economico e sociale che Cusano evidenzia senza mezzi termini nella missiva in cui evidenzia come la chiusura di uno snodo così importante per il traffico di persone e di merci danneggi irrimediabilmente, oltre l’agricoltura e il commercio, proprio quei piccoli comuni già tartassati dal fenomeno dell’emigrazione giovanile. “Non nego che diverse attività commerciali siano state costrette a chiudere a causa della mancanza di clienti. Molti degli acquirenti che quotidianamente si rivolgevano ad Ariano per gli acquisti di capi di vestiario o di altri beni provenivano dai paesi collegati tramite la statale 90. Da quando la strada è chiusa, diversi esercizi commerciali sono stati vittima di un tracollo”. Un altro ‘errore’ che, a detta di Cusano, commettono le istituzioni, è quello di considerare la statale come una via a cui si rivolgono solo i cittadini di Montaguto e Ariano. “Sulla rotta in questione sono nate decine di piccole e medie imprese che accolgono al loro interno lavoratori e investimenti provenienti dalla Puglia e dai paesi limitrofi. Parliamo di una strada che interessa oltre 100mila abitanti. Sono sinceramente preoccupato dal disinteresse mostrato dalle Istituzioni e dagli Enti coinvolti. Solo l’Anas è intervenuta celermente, assumendosi delle responsabilità, con controlli ripetuti e con l’apertura di una bretella secondaria”. La lettera per sollecitare gli interventi inviata dall’assessore Cusano dunque pare essere il nuovo episodio di una telenovela che va avanti da quasi un anno e alla quale, si spera, si possa mettere fine il prima possibile, per il bene di un territorio che ha affidato e affida a quell’arteria viaria le speranze per il futuro.
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