Comune, posizioni vicine ma Barbaro avverte. In forse il Consiglio

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Avellino – Potrebbe slittare la seduta di Consiglio comunale fissata per oggi. In forse anche la direzione cittadina dei Ds che, con ogni probabilità, sarà rinviata a venerdì prossimo. Dilazioni figlie dell’ennesimo ‘intoppo’ in sede di verifica. Ultimo strappo, lunedì sera, che ha registrato l’uscita di scena dello Sdi dalla maggioranza (il documento a firma del capogruppo Mattia Trofa e del segretario cittadino Gabriele Acocella) e la ferma volontà, in casa Ds, di ridiscutere della ‘questione morale’. O meglio. L’intenzione di tracciare una linea di demarcazione, come sottolineato dal capogruppo consiliare della Quercia, Sergio Barbaro, “tra ciò che è stato e ciò che sarà”. Sul tavolo, le questioni etica e trasparenza. Questioni ‘supportate’ dalle relazioni del direttore generale del Comune di Avellino Ugo Andreotti e del segretario generale Carlo Tedeschi. “Una strana e fortunata coincidenza – spiega Barbaro riferendosi al documento di Andreotti – che ha lanciato segnali forti e chiari, privi di perifrasi. Sono stati sollevati problemi concreti che richiedono risposte altrettanto concrete. Dopo una estenuante maratona, una analisi accurata, proposta da tutti i partiti, fare sintesi può diventare difficile. Ogni sillaba, ogni parola finisce per assumere un significato diverso. Soprattutto quando il sindaco Galasso si era dichiarato disponibile a rivedere l’apparato burocratico dell’Ente Comune. Insomma, al momento di mettere tutto nero su bianco, qualcuno tenta di annacquare i concetti”. In sintesi. “Abbiamo sollevato una questione. Attendevamo risposte precise, ma così non è stato”. Niente peso, pare di capire, a quel “come sempre” di troppo. Pomo della discordia tra Ds e Galasso. “Il significato delle frasi enunciate deve essere chiaro indipendentemente dall’utilizzo di ‘singole’ parole”. “La nostra posizione – ribadisce – è lontana da qualsiasi ambizione di sorta. Abbiamo posto sul tavolo del sindaco anche le dimissioni degli assessori Ds. Oggi, forse, qualcuno pensa di poter fare a meno della Quercia”. E in conclusione. “Nessun attacco al sindaco. La nostra è una ‘battaglia’ in nome del rispetto degli impegni, dell’etica professionale e della trasparenza amministrativa”. Come dire… chiarezza sì, ma non rottura. (di Marianna Morante)

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