Ariano Irpino – Il caso Giorgione torna a tenere banco nell’assise cittadina come unico punto all’ordine del giorno nell’assemblea ordinaria convocata per l’8 febbraio. A relazionare sul caso sarà il capogruppo consiliare della Margherita, Pasqualino Santoro, il quale, con il suo intervento, intende fare da apripista per l’individuazione del metodo e degli strumenti finalizzati al rilancio del centralissimo plesso da anni in disuso. “In circa tre anni questa maggioranza – dichiara Santoro – ha avanzato per mezzo di appositi bandi proposte che non hanno sortito alcun effetto”. Il consigliere ricorda anche un’altra strada che fu da lui suggerita, poi non andata in porto: “L’anno scorso proposi la cessione del Giorgione per mezzo del contratto di investimento della filiera turistica enogastronomica, che prevedeva finanziamenti ad hoc proprio per strutture vocate al settore. L’avviso pubblico fu esperito e vi parteciparono due imprese. Ma la procedura venne annullata”. Ora la soluzione a vista, come spiega Santoro, sarebbero i bandi per gli immobili pubblici. Ma prima c’è da chiarire un punto, ed è questo anche l’obiettivo della prossima assise comunale: il tipo di gestione. “Occorre stabilire – sottolinea – se l’immobile dovrà andare in uso pubblico o privato”. Assodata la linea, si passerà poi all’individuazione della procedura adeguata. “Nel caso si optasse per il pubblico – continua Santoro – bisognerà subito procedere alla realizzazione del progetto definitivo per accedere al bando aperto dalla Regione Campania. A tale scopo, occorrerà un avviso pubblico per appaltare la progettazione con un importo di almeno 100mila euro”. Ma l’esponente del Fiorellino, presidente dell’Ufficio di coordinamento e supporto del Pi Regio Tratturo a Palazzo Caracciolo, si dichiara più propenso alla seconda ipotesi: la gestione privata. “A questo punto il Comune avvia un avviso pubblico per la cessione a trattativa privata dell’immobile”. Dopo avere scelto la linea, qualunque essa sia, forse già a partire dalla prossima assise consiliare, Santoro spiega il passo successivo da compiere: “L’istituzione di una Commissione speciale formata da tre soggetti: un componente della minoranza in qualità di presidente, il sindaco o un suo delegato, un componente della maggioranza per portare avanti la procedura scelta e renderla operativa entro i 60 o 90 giorni seguenti”. Insomma, quella del Giorgione è una parentesi che si intende chiudere al più presto, anche se al momento vede ancora aperto il dibattito tra amministratori. (di Antonietta Miceli)
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