“Un’iniziativa che coniuga la buona musica con la promozione del territorio, per l’intero arco dell’anno”. Così l’Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo Corrado Matera durante la conferenza di presentazione di Ariano Folkfestival Winter Edition in programma il 22, 27, 28 e 29 dicembre ad Ariano Irpino che si è svolta ieri mattina al Centro Direzionale di Napoli. “Il bel volto invernale dell’Irpinia – ha detto l’Assessore Matera – è offerto grazie a un festival che raddoppia la sua programmazione invitando sul suo palco i protagonisti della musica italiana e internazionale. Per quattro giorni la cittadina diventerà palcoscenico di esibizioni artistiche e allo stesso tempo meta di viaggio alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, naturalistiche, e gastronomiche che caratterizzano il territorio. La musica ancora una volta farà simbolicamente da spartito alle note di arte, storia e tradizioni che costituiscono l’essenza dell’Irpinia; mentre l’ospitalità delle comunità locali convinceranno i visitatori a tornare”.
Il sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta ha aggiunto che questa edizione invernale è stata pensata in continuità con quella estiva, arricchendosi di appuntamenti dedicati all’arte, alla fotografia, la letteratura e lo sport. “Questo festival – ha spiegato il primo cittadino – ha il merito di portare ad Ariano un pubblico proveniente da tutta la Regione e da diverse zone d’Italia”.
Il direttore artistico di Ariano Folkfestival Francesco Fodarella ha sottolineato la qualità della ricerca musicale, che rimane la base e il cuore pulsante della manifestazione. “Mai banale e sempre coraggiosa, ci ha permesso di portare ad Ariano Irpino molte prime nazionali con cui abbiamo conquistato, anno dopo anno, un pubblico di affezionati estimatori”.
Ariano Folkfestival raddoppia e regala al pubblico la sua Winter Edition. Dopo il successo di questa estate – confermate oltre 20.000 presenze – il festival ormai diventato prestigioso punto di riferimento europeo della world music torna con la sua ventiduesima edizione il 22, 27, 28 e 29 dicembre per una staffetta di musica in cui si passano il testimone Italia, Spagna e Grecia. Quattro giorni di concerti ed eventi gratuiti realizzati grazie alla condivisione del progetto da parte del Comune di Ariano Irpino – che ha fortemente voluto questa edizione invernale – e al supporto della Regione Campania.
A salire sul palco il ricercato jazz venato di follia di Giacomo Toni e l’elegante cornamusa di Hevia, in arrivo dal concerto di Natale in Vaticano; l’energia degli “zingari della musica” España Circo Este che incontra la poetica di Luca Bassanese. Solo Ariano Folkfestival poteva portare sul palco una line up così. Stili e sonorità diverse che si abbracciano e incrociano con un unico comune denominatore: la volontà di esplorare i suoni del mondo attraverso le voci e gli strumenti di chi fa musica senza confine di genere ed etichette.
Ecco allora che non poteva mancare l’ambizioso progetto dei Gran Bal Dub in cui l’elettronica si fonde con la musica occitana. Lo firmano Sergio Berardo dei Lou Dalfin e Madaski, guru del dub italiano e mente degli Africa Unite. Ancora, ospiti di Ariano il punk-ska dei Talco e le sonorità balcaniche dei Koza Mostra, capaci di mescolare abilmente ska, punk e rock con generi di musica tradizionale quali il rebetiko e la musica folk greca.
Come l’edizione estiva, anche Ariano Folkfestival Winter Edition si arricchisce con diverse attività collaterali: il relax e benessere dello Spazio Yoga, la fotografia di Photozone, gli aperitivi gourmet di Aperiworld, e le letture di Bookzone. Eventi in cui non mancherà la musica: Camillo, Dj Grissino e Coco Djette hanno la missione di non far scendere il silenzio durante gli appuntamenti diurni.
A dare il via al festival venerdì 22 dicembre l’estro di Giacomo Toni accompagnato dalla 900 Band nell’Auditorium comunale, anticipato dal Nicola Memoli duo e seguito dal buffet offerto dall’Associazione Red Sox. Cantautore romagnolo celebre per il suo jazz ricercato, in grado di unire ritmi blues e incursioni swing, i suoi testi sono ironici e pungenti, di un cinismo che a volte sconfina nell’euforia. Rimandano al genio di Giorgio Gaber ed Enzo Iannacci, si muovono tra Paolo Conte e Vinicio Capossela. Le sue canzoni sono fotografie, storie, parole che saltano qua e là sui tasti del pianoforte, sigarette spente sull’asfalto alle 5 del mattino, bicchieri di vino bevuti in solitudine al bancone di un bar. Per dirla in una frase, quanto mai centrata quella di Rolling Stone: “Prendete Paolo Conte e immergetelo in una vasca piena di LSD: otterrete le sue bizzarre narrazioni pianistiche”.
Mercoledì 27 dicembre cambio di location e genere. L’appuntamento è nella tendostruttura riscaldata in località Calvario. Sul palco il cantastorie Luca Bassanese e la Piccola Orchestra Popolare, già apprezzati ospiti dell’Ariano Folkfestival 2015. Cresciuto con i dischi di Fabrizio De André e ravvivato dal potente folklore delle due rive adriatiche (quella italiana e quella balcanica) che soffia sul braciere acceso dell’impegno sociale, Bassanese ha alle spalle collaborazioni importanti (una su tutte quella con Jacopo Fo) e ha conquistato nel 2015 la Targa MEI (Meeting Etichette Indipendenti) per la salvaguardia della musica popolare. Già vincitore Premio Recanati Musicultura e Attestato di Merito per l’Impegno Civile, “Colpiscimi felicità” è il suo ultimo album, uscito quest’anno.
A seguire gli España Circo Este, band italiana dalle influenze latin rock punk. Appena 5 anni di attività e oltre 500 concerti in Italia ed Europa, supporter ufficiali di artisti del calibro di Manu Chao, Gogol Bordello, Dubioza Kollektive e Shaggy, il loro nuovo disco, “Scienze della maleducazione”, è uscito nel 2017 con Garrincha Dischi (Lo Stato Sociale ed Ex Otago).
Una tempesta di elettronica unita al sound della musica occitana travolgerà Ariano giovedì 28 dicembre. E’ il coraggioso e originale progetto Gran Bal Dub, di Sergio Berardo e Madaski, a cui si aggiunge il violino di Chiara Cesano e la fisarmonica di Roby Avena. Segue un punto di riferimento del sound punk-ska-folk in Europa: è la volta dei Talco, leggendario gruppo in arrivo da Marghera (Venezia).
A chiudere il festival venerdì 29 dicembre la cornamusa spagnola di Hevia, che incantò tutta Europa con la canzone “Busindre Reel”, arrivata in Italia con uno spot della Opel. Artista originario dalle Asturie, storica terra di frontiera tra mare e monti, dove i traffici marittimi hanno contaminato le sue tradizioni mescolandole con quelle dei popoli celtici, Hevia trae ispirazione dalla sua famosa Gaita, una variante elettronica della cornamusa, che ha contribuito a inventare.
A seguire, il trascinante mix di sonorità balcaniche, rock e ska che dalla Grecia ci portano i Koza Mostra guidati dall’eclettico Ilias Kozas.
Con alle spalle oltre 20 anni di storia, il festival ha ospitato oltre 250 band provenienti da 20 diverse nazioni con nomi del calibro di Calexico, Gogol Bordello, Vinicio Capossela, Goran Bregovic, Bombino, Instituto Mexicano del Sonido, Balkan Beat Box e Tony Allen, Seun Kuti + Egypyt 80, Alborosie, Dubioza Kolektiv, le A-Wa, la Fanfara Tirana e tanti altri.
Ariano Folkfestival Winter Edition rientra nel Programma Operativo Complementare (POR 2014-2020) della Regione Campania e grazie a questo supporto tutti gli eventi sono gratuiti.