Arcelor Mittal, anche il vescovo di Ariano sul palco per sostenere i 70 lavoratori a rischio

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LUOGOSANO- Una festa del lavoro che ha il sapore amaro in questo primo maggio in Irpinia. Ha il carattere dell’incertezza sul futuro. Quello più emblematico riguarda i 70 lavoratori dell’Arcelor Mittal di Luogosano. Non è un caso che questa mattina i sindacati, gli amministratori locali, gli esponenti della politica e il vescovo di Ariano Lacedonia Sergio Melillo, hanno voluto ribadire con una manifestazione davanti ai cancelli della fabbrica la solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che rischiano il posto. Il luogo simbolo della lotta per difendere il lavoro in questa provincia. Sul palco, per ribadire il loro sostegno ai lavoratrici e ai lavoratori dell’Arcelor è salito anche il vescovo di Ariano Don Sergio Melillo, che ha voluto ricordare come la Chiesa nelle aree interne sia impegnata a difendere la dignità del lavoro. La mobilitazione e l’impegno anche di tutte le sigle sindacali. Sulla vicenda l’ex presidente della Provincia Domenico Gambarcorta ha garantito che ci sarà impegno per portare il caso in Parlamento: “Un dramma maggiore nelle aree interne del Sud quando si minaccia la chiusura di una azienda che da oltre trent’anni ha garantito occupazione a circa 70 persone del territorio. Occorre la massima mobilitazione delle Istituzioni dopo questo appuntamento simbolico perché la politica industriale diventi la priorità del Governo. Chiederemo ai parlamentari di Azione di attivarsi perché il Ministro del Made in Italy si faccia carico della vertenza”.