Anche gli studenti dei piccoli Comuni irpini in protesta contro il decreto Gelmini. Questa mattina, a Teora, sono scesi in piazza gli alunni dei plessi delle materne, elementari e medie guidati da Giuseppina Iorizzo, rappresentante dei genitori degli studenti. Contro i tagli, contro ogni privatizzazione, ma soprattutto contro il precariato. I genitori teoresi hanno sfilato lungo le strade cittadine intonando slogan e manifestando il proprio dissenso contro la soppressione delle scuole di Cairano, Chianche, Greci, Montaguto, Parolise, Sant’Angelo a Scala, Sorbo Serpico, Torrioni e Tufo. “E’ stata una protesta civile e disciplinata – ha spiegato il primo cittadino Salvatore Di Domenico – ed ha visto sfilare per le strade di Teora numerosi studenti di ogni ordine e grado accompagnati dai genitori. Al di là dei tagli messi in atto dal governo centrale, la nostra manifestazione di contestazione è stata diretta contro l’abolizione delle scuole dei Comuni particolarmente piccoli, come Cairano”. Infatti, Teora gode di una buona natalità, circa 12 bambini all’anno, che permette la corretta distribuzione delle classi. “Trovo svantaggioso – continua Di Domenico – che bambini di 5 o 6 anni debbano esser sradicati dalla propria comunità per approdare in una realtà diversa da quella vissuta. Si tagliano le spese per la scuole e se ne aggiungono altre sulle famiglie per il trasporto da un Comune all’altro dei piccoli studenti-pendolari. Il rischio che si corre è quello di crescere in un ambiente non proprio e perdere la propria identità di piccolo cittadino”.
Redazione Irpinia
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