Amministrative, Pizza: “Il centrosinistra unito per fare di Avellino una città delle opportunità”

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“All’indomani del 10 giugno, mi auguro, di poter avere la possibilità di poter ristabilire l’ordinarietà, vivere il quotidiano e rispondere alle problematiche che attanagliano questa città. Non mi piacciono le grandi opere, in questo momento conta la vivibilità e la possibilità di rendere Avellino la città delle opportunità“.

Così Nello Pizza, nel giorno della presentazione delle due liste che sostengono la sua candidatura a sindaco nella coalizione di centrosinistra, ‘Avellino è Popolare’ e ‘Avellino Rinasce’.

“Questa città deve riappropriarsi delle sue potenzialità e valorizzarle. Questa città deve avere l’opportunità di riappropriarsi dei propri giovani, di dare loro la possibilità di crescere, investire e stabilizzarsi qui. Avellino deve ritrovare un senso di comunità ormai smarrito, recuperare il rapporto tra cittadini ed amministratori. Dovremo – continua l’avvocato – essere vicini agli avellinesi, facendo sentire loro la vicinanza di chi amministra il capoluogo”.

E come Petracca su chi accusa la coalizione di essere ‘una grande ammucchiata’ Pizza risponde “Nessun carrozzone, questa è una pluralità di intelligenze, professionalità e conoscenze. Da questa pluralità riusciremo a fare sintesi, a costruire un futuro migliore per Avellino. Il nostro programma elettorale è scritto da tante mani, è condiviso da tutti. Bando alle chiacchiere, ora è il momento di ritornare a fare politica e di riportare in alto questa città”.

Al circolo della stampa alcuni dei candidati hanno avuto modo di confrontarsi con la platea e spiegare il motivo che li ha spinti ad aderire a questo progetto. Dur

“Con Foti  – ha dichiarato Alberto Bilotta, capogruppo Udc in Consiglio Comunale e candidato nella lista di ‘Avellino è popolare’  – ci si è trovato in un limbo in cui non si è riuscito a galleggiare. Si parla tanto della grande ammucchiata e forse è vero.  La politica ha perso di credibilità da quando si è occupata più dei politici invece dei problemi della gente.

A questo si è aggiunto il fenomeno del trasformismo e questo ha ulteriormente prodotto agli occhi degli avellinesi uno spettacolo senza dignità, senza decoro. Ecco perché la gente si vuole affidare a chi è alieno alla politica.

Dobbiamo provare a trasmettere alla testa e al cuore degli avellinesi un’orgoglio ormai perduto, quello di essere Avellinesi. E far tornare Avellino la Città Capoluogo”.

Bilotta chiude il suo intervento con una citazione di Sant’Agostino. “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle. Ebbene  – conclude il consigliere – di sdegno ne abbiano avuto sin troppo. Al candidato sindaco dico di darci il coraggio di cambiare”.

Ho fatto già politica quando ero più giovane. Il mio ideale di politica non è mai cambiato, la politica per me è intesa come “res pubblica –  ha aggiunto Angela Tropeano candidata nella lista ‘Avellino Rinasce’ –   un impegno comune, quello di risollevare la città.

Noi siamo in difficoltà, la città è in difficoltà. Se conserviamo quello che eravamo, quella città che aveva le sedi per i cittadini sempre aperte. Dobbiamo riprendere le abitudini di quella buona politica. Cerchiamo di farci riconoscere per la buona politica, quella che faremo per gli altri”.

Altri interventi si sono susseguiti. Marta Cammino (Avellino è popolare) ha deciso di scendere in campo per rispondere a tutte le problematiche che hanno messo in ginocchio il sociale e lancia la proposta di “uno sportello unico per i cittadini che vivono in uno stato di bisogno”.

Alberta Pulzone (Avellino Rinasce) nel suo intervento volge l’attenzione “alla manutenzione stradale, al miglioramento del sistema di raccolta differenziata per avere un città all’altezza e per lasciare un’Avellino all’altezza dei nostri figli”.

Nicola Giordano (Avellino è Popolare) ritorna invece sull’accusa dell’ammucchiata “La realtà è che siamo riusciti a ritrovare un punto di sintesi globale. Questo per far sì che la città potesse riappropriarsi dell’istituzione comunale. La persona di Pizza riuscirà a mettere insieme diversi modi di vedere la politica”.

Per Antonella De Angelis (Avellino Rinasce) “il programma di Pizza è di qualità, è scritto da persone competenti. Mi concentro sull’aspetto sociale di questa città, la mia analisi parte dalla condizione vissuta da Avellino. C’è una desertificazione morale e numerica, non c’è più aggregazione”.

In chiusura l’intervento di Mario Rusolo (Avellino è popolare) “Pizza può essere l’elemento di sintesi di questo processo di cambiamento, con un Consiglio Comunale di persone perbene, competenti e che si assumono l’onere e l’onore di guidare la città senza fini privatistici, cosa che è accaduta. I nostri antagonisti non sono un elemento di rottura, sono espressione di un sistema che ha perso potere e che ora sta scalpitando. Periferie e cultura, si riparte da qui”.