Alto Calore, la nota dell’associazione Acqua Bene Comune

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Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione Acqua Bene Comune dal titolo “Alto Calore: o Ciarcia o acqua privata! Spiegatelo a Sibilia”:

“Il piano per salvare l’alto calore dal fallimento o dalla svendita a privati passa per il piano redatto da Michelangelo Ciarcia, l’Amministratore Unico dell’ente di Corso Europa.

È uno scenario quello che si va prefigurando ricco di cose già viste e pagine già scritte, il tavolo tenutosi tra Alto Calore, Provincia, Regione e Governo (Sibilia) ha dato una sola certezza: i 50 milioni messi in campo da palazzo Santa Lucia per il rifacimento delle reti. Il resto? Il resto è un capriccio del sottosegretario all’interno Carlo Sibilia che impone un cambio di vertice dell’ente idrico per sbloccare i restanti milioni della cassa depositi e prestiti. Impone?! Pretende?! Ma con quali poteri?! Lo sa il sottosegretario a cinque stelle che anche se cadesse Ciarcia non otterrebbe nulla? I soci sono i sindaci. Si rivoterebbe per un nuovo presidente che sarà espressione della stessa politica che ha messo li il buon Ciarcia. Con quali voti otterrebbe la poltrona all’Alto Calore? Noi con questa nota ci appelliamo alla parte politica più seria tra le forze al governo: la lega. Il buon Sabino Morano si faccia carico della questione e la porti all’attenzione dei vertici nazionali. Tutto il resto sono chiacchiere.

Noi dell’associazione esprimiamo il nostro più totale disappunto per una scelta scellerata che può portare alla svendita del nostro bene più prezioso, l’acqua del secondo bacino acquifero d’Europa! Quell’acqua che ha fatto da insegnante in tutte le scuole d’Italia attraverso un’opera cinematografica di altissimo valore”.