Allarme diabete dall’Oms: casi quadruplicati dal 1980 a oggi

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In occasione della Giornata Mondiale della Salute, dedicata quest’anno al diabete, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riaccende l’attenzione pubblica sui rischi e sui dati piuttosto allarmanti legati a questa patologia che interessa sempre di più la popolazione mondiale.

Il diabete rappresenta infatti una delle quattro principali patologie che maggiormente stanno mettendo a repentaglio la salute dell’uomo. Esso si verifica nel momento in cui il pancreas non produce più abbastanza insulina, ovvero l’ormone che regola il livello di zucchero nel sangue, oppure quando il corpo non riesce a utilizzare efficacemente l’insulina prodotta.

In base alle statistiche dell’Oms, nel mondo sono ben 422 milioni le persone a esserne affette, quindi circa l’8,5% della popolazione globale, un numero che oggi si è quadruplicato rispetto ai dati del 1980. La stima è di 1,5 milioni di morti ogni anno, con ulteriori 2,2 milioni di decessi provocati da una presenza eccessiva di glucosio nel sangue. Il fattore principale che contribuisce all’incremento della casistica è rappresentato, nella maggior parte dei casi, dall’obesità crescente. Il 43% dei decessi avviene presto, prima dei 70 anni.

Per quanto riguarda la situazione in Italia, la prevalenza della malattia nella popolazione adulta risulta essere in linea con quella globale, ovvero di circa l’8,5% (9,5% per gli uomini, 7,4% per le donne). Molto eloquenti anche i dati relativi alle persone in sovrappeso, uno stato che interessa circa il 64% degli italiani, mentre il 23,7% soffre di obesità e il 35,9% non svolge attività fisica. Si tratta in tutti e tre i casi di fattori di forte rischio per l’insorgenza del diabete e delle malattia cardiovascolari in senso lato.

In Italia il diabete è responsabile del 4% delle morti e in un anno si calcola che a causa del diabete o di elevati livelli di glucosio nel sangue muoiano più di 57.000 persone, quasi il 13% delle quali prima di aver compiuto 70 anni.

In questo senso, l’Oms rende assolutamente prevenibile l’adozione di politiche che promuovano stili di vista più salutari e migliori diagnosi e terapie. Come pure migliorare l’accesso all’insulina e ai farmaci per la cura del diabete e di tutte quelle malattie non trasmissibili in generale, ma di grande impatto sociale.

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