“Accendiamo le luci”, parola agli uomini nel convegno contro la violenza di genere

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La fase finale della campagna di sensibilizzazione e prevenzione della violenza sulle donne, promossa dalla cooperativa sociale La Goccia e dai sette comuni dell’Ambito A02. Numerosi gli interventi questa mattina presso l’Istituto Comprensivo “Aurigemma” di Monteforte Irpino

Dal cenno storico sull’istituzione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della Violenza di Genere, da parte della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Aurigemma” di Monteforte Irpino che ha ospitato il convegno, è partita l’ultima fase della campagna di sensibilizzazione e prevenzione della violenza sulle donne “Accendiamo le luci”. “Educare al rispetto delle differenze già dai primi anni di età, a partire dalla scuola, per affrontare e combattere quello che si presenta come un vero e proprio problema culturale e promuovere modelli diversi dagli stereotipi che alimentano comportamenti violenti nei confronti del genere femminile”. Questo l’invito della dirigente scolastica Filomena Colella, che ha fatto gli onori di casa aprendo i lavori questa mattina nel plesso scolastico di Monteforte Irpino.

Un percorso, quello di “Accendiamo le luci”, durato sette giorni, nei sette comuni dell’Ambito Territoriale Sociale A02, nei quali sono stati accesi, giorno dopo giorno, i sette lampioni per far luce sulla violenza di genere al fine di rompere, attraverso i contenuti delle sette frecce, il muro dell’indifferenza. Un percorso che, come ha spiegato Rosario Giovanni Pepe, presidente della cooperativa sociale La Goccia, promotrice della campagna, deve essere continuamente alimentato dalla fiamma della collaborazione dei diversi protagonisti sociali: “Se da oggi – ha spiegato – modificheremo almeno un po’ le nostre convinzioni, la nostra campagna avrà funzionato. Abbiamo bisogno di fatti, basta parole”. Il progetto è stato descritto nei dettagli dalla referente della cooperativa La Goccia, Antonella Tomasetta, che nelle ultime settimane ha raccolto le storie, i lavori delle scuole e le testimonianze audiovisive, per offrire la possibilità di approfondirli attraverso la lettura del qr code su ognuna delle sette frecce dei sette colori dell’arcobaleno. Un’installazione anche interattiva. Ognuno può, infatti, soffermarsi ad approfondire, a lasciare un messaggio sulla freccia bianca e scattare una foto da postare sui social per divulgare l’iniziativa e far sì che sempre più persone si interessino alla delicata tematica che riguarda tutti. Frecce che rimarranno sul territorio come segno tangibile di una comunità che sceglie di parlare a se stessa e di non rimanere indifferente alla sofferenza di tante donne, ma che vuole anche raccontare di tante donne nel mondo e nelle piccole realtà locali che hanno lottato per i propri diritti e per quelli di altre donne.

“La violenza sulle donne è una questione maschile”. A ricordarlo anche i più piccoli. Per questo la parola è stata data principalmente agli uomini, nei diversi interventi istituzionali intervallati dalle testimonianze degli studenti dell’Aurigemma, che hanno realizzato e indossato, oltre ai contribuiti raccolti nei giorni precedenti, delle t-shirt per gridare insieme il loro NO alla violenza sulle donne. Violenza emersa e raccontata durante il convegno dalla toccante testimonianza diretta di una delle donne prese in carico dal centro antiviolenza dell’Ambito A02, coordinato dalla dottoressa Caterina Sasso che ha dato voce al suo messaggio e ha ricordato la presenza del centro da circa dieci anni a servizio di quante hanno bisogno di aiuto per uscire dalla gabbia della violenza.

Nel susseguirsi dei numerosi interventi, anche quelli delle rappresentanti le tre scuole che hanno aderito al progetto. Oltre alla dirigente di Monteforte, Filomena Colella, anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo “Botto Picella” di Forino, Antonella Di Donno, e la professoressa Marianna Carbone in rappresentanza dell’IC “G. Dorso” di Mercogliano, diretto dalla dottoressa Alessandra Tarantino. Al tavolo anche la dottoressa Marisa Lena, assistente sociale, che ha portato i saluti del direttore del Consorzio per il Welfare Integrato dell’Ambito A02, avvocato Michele Leo, e ha raccontato ai giovani studenti il lavoro svolto sul territorio, come quello della Casa Rifugio per vittime di violenza presente ad Ospedaletto d’Alpinolo che accoglie non solo donne, ma anche minori vittime di violenza assistita. Per il comune di Mercogliano, presente anche il sindaco Vittorio D’Alessio che ha portato i saluti della consigliera delegata ai Cav e alle Pari Opportunità, Elena Pagano. Accanto a lui, il presidente della Pro Loco Mercogliano, Fiorentino Saveriano, parte integrante della rete sociale territoriale.

Dal comune di Ospedaletto d’Alpinolo, l’assessore Paola Dello Russo ha portato i saluti del sindaco Luigi Marciano e dei tanti alunni che hanno contribuito a realizzare il materiale raccolto, quale testimonianza che è anche dai più piccoli che bisogna partire per abolire gli stereotipi e crescere nell’uguaglianza di genere. Per il comune di Summonte presenti il primo cittadino Ivo Capone, l’assessore Virginia Dello Russo, una rappresentanza del Forum Giovani e dei volontari del Servizio Civile che hanno contribuito ad allestire il lampione acceso in piazza.

Dal comune di Forino è intervenuta la vicesindaco Laura Giardino, che ha portato i saluti del sindaco Antonio Olivieri, mentre per il comune di Contrada hanno curato il progetto l’assessore alle Pari Opportunità Marika Guerriero e la consigliera delegata al Piano di Zona Loredana Cucciniello, insieme al primo cittadino Pasquale De Santis che, nel corso del convegno, ha dichiarato “Nonostante i miei quasi due metri di altezza, mi sento così piccolo di fronte al grande dramma che vive la nostra società quando si parla di violenza di genere”, denunciando la mancanza di una importante legislazione a riguardo, nonostante l’introduzione del Codice Rosso menzionato, durante l’intervento rivolto ai più giovani, dal comandante dei Carabinieri di Monteforte Irpino, maresciallo Marcucci. Per l’ultimo comune che ha acceso il lampione in strada contro la violenza di genere, ha presenziato la delegata Tiziana Cioffi per portare i saluti dell’amministrazione e dell’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Zaccaria.

Tanti gli interventi e gli argomenti toccati nella mattinata, a partire dalla riduzione delle risorse economiche per le cooperative che lavorano con i centri antiviolenza, fino all’invito ai più giovani ad imparare il rispetto per le donne e a riconoscere eventuali situazioni di pericolo. Un percorso iniziato sette giorni fa, che non vuole affatto terminare oggi, ma dare una spinta ulteriore affinché si prosegua sulla strada della collaborazione e della condivisione per eliminare stereotipi, discriminazioni e qualsiasi forma di violenza.