MONTEFALCIONE- Assolti perche’ il fatto non sussiste dall’accusa di abbandono di incapace e morte in conseguenze di un altro delitto. Pochi minuti dopo le tredici il presidente della Corte di Assise di Avellino Gian Piero Scarlato ha letto in aula il dispositivo che ha mandato assolti Walter Vassallo in qualità di amministratore e direttore della Casa di riposo “Villa Troisi”, Simona Puzo e Angela De Angelis in qualità di infermiere, difese dall’avvocato Carlo Guidotti e la dottoressa Rossella Baldassarre, difesa dagli avvocati Claudio Frongillo ed Ennio Napolillo, in quanto medico curante che visitò l’anziana Filomena D’Argenio, poco prima del ricovero in ospedale e del suo decesso. Al termine della sua requisitoria il pm Luigi Iglio, lo stesso magistrato che ha condotto le indagini, aveva chiesto una condanna a nove mesi per i primi tre e l’assoluzione per la dottoressa Baldassarre. Il processo è nato dalla denuncia dei familiari dell’anziana deceduta, rappresentati in aula dal legale di parte civile Rosaria Vietri, dopo il ricovero urgente e il successivo decesso della donna, avvenuto all’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino il 29 maggio 2018, proprio a causa delle critiche condizioni di salute riscontrate dai sanitari del presidio ospedaliero. Stando all’ipotesi accusatoria, all’anziana, ospite della struttura di Montefalcione, Vassallo in qualità di amministratore e direttore della Casa di Riposo “Villa Troisi”, Puzo in qualità di Infermiera presso la citata Casa di Riposo, De Angelis in qualità di Infermiera presso la citata Casa di Riposo, Baldassarre in qualità di medico curante che visitò D’Argenio Filomena il 25.5.2018, avendo in cura e gestione, nelle descritte qualitä, D’Argenio Filomena, persona incapace di provvedere a se stessa in quanto affetta da una serie di patologie e degente presso la struttura dall’ottobre del 2017, l’avrebbero abbandonata , non prestandole alcun assistenza e cura. La signora D’Argenio era stata ricoverata il 26 maggio 2018, presso ‘Ospedale Moscati di Avellino e le era stato riscontrate una serie di problematiche sanitarie. Sotto accusa il medico che non personale della Casa di Riposo “Villa Troisi”, come si legge nel capo di imputazione: “atteso che non venne presa adeguata considerazione la condizione di allettamento né la comparsa conseguente delle pieghe da decubito, né dello stato di malnutrizione proteico-calorica né dello stato di secchezza e anelasticità della cute”. Gli avvocati Claudio Frongillo ed Ennio Napolillo difensori della dottoressa Baldassare, hanno espresso: ” soddisfazione per l’esito del processo, che rende giustizia alla Dott.ssa Baldassarre, la quale da anni si dedica all’attività medica con passione e dedizione, unanimamente apprezzata dai pazienti per la sua abnegazione e competenza. Dopo un procedimento durato più di 6 anni, è emersa la totale innocenza della stessa, che, anche nel caso di specie, aveva prestato la propria attività professionale in maniera scrupolosa, sebbene la persona offesa non fosse nemmeno una sua paziente. Ciò è quanto restituito in maniera inconfutabile dall’istruttoria dibattimentale”.
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