Il ritorno alla normalità è lontanissimo: l’A/16, purtroppo, continua ad essere ferita da quel movimento franoso che l o scorso 8 marzo l’ha segnata gravemente.
I tecnici della Società Autostrade, guidati da Nicola Spadavecchia, continuano a monitorare il viadotto Alveo Vecchio: circa 800 metri di lunghezza sottoposti a prove di carico, di indagini geologiche, di carotaggi il tutto finalizzato all’eventualità di poter concretizzare l’ipotesi di bypassare il tratto interessato dalla frana con circolazione su una sola corsia per entrambi i sensi di marcia creando una bretella di circa 250 metri di lunghezza. In attesa di novità, anche se le prospettive non sono delle più felici, dall’Anas arriva un primo ok: il terreno sottostante il viadotto “incriminato” potrebbe sopportare il flusso veicolare proprio di un’autostrada ma perchè ciò avvenga sono necessari minimo quindici giorni per assistere il primo “vagito” della bretella.
Intanto, tenendo sempre ben presente la segnaletica installata lungo l’A/16, il responsabile del sesto tronco della Napoli-Canosa, Nicola Spadavecchia, ricorda che per i soli mezzi pesanti di massa complessiva di oltre 7,5 tonnellate, il transito nel tratto compreso tra Grottaminarda e Candela, in direzione di Canosa, resta off-limits. Per i veicoli leggeri, per i quali è consentita la circolazione, la Società Autostrade consiglia, una volta usciti a Candela da Bari, o a Lacedonia da Napoli, di seguire le indicazioni per Rocchetta S.Antonio e poi riprendere l’autostrada a Candela o a Lacedonia. Per chi si muove tra Lazio e Puglia si consiglia, invece, di percorrere l’A/24 e l’A/25 e da Pescara proseguire con l’A/14; percorso inverso in senso contrario. I percorsi alternativi per i mezzi pesanti che viaggiano da Napoli verso Canosa sono i seguenti: uscire dall’A/16 alla stazione di Avellino Est, percorrere il raccordo Avellino–Salerno per circa un chilometro e seguire le indicazioni per la strada statale numero 7 bis Ofantina in direzione Lioni, successivamente percorrere la strada statale 401 dell’Alto Ofanto e del Vulture in direzione Melfi, quindi la strada statale 655 Bradanica verso Candela, da dove è possibile rientrare in autostrada. Da Canosa per Napoli, i mezzi pesanti possono uscire a Candela e con la statale 655 Bradanica raggiungere la 161 di Castelluccio dei Sauri, poi la statale 90 delle Puglie in direzione di Ariano Irpino e rientrare in autostrada a Grottaminarda.
Redazione Irpinia
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