A Sant’Angelo all’Esca il filosofo Massimo Cacciari ospite di “Intrecci”

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Mercoledì 29 maggio, a Sant’Angelo all’Esca alle 18,00, il filosofo Massimo Cacciari sarà ospite della rassegna “Intrecci: itinerari filosofici e narrativi”, un festival che racconta il territorio, intersecando linguaggi letterari e filosofici con l’aspettativa di mettere in scena anche i tesori d’Irpinia, racchiusi in scrigni di bellezza mozzafiato.

La prima giornata di Studi si è svolta il 19 maggio a Villamaina, con Roberto Finelli che ha trattato, insieme a Pietro Luise, il tema de “L’intelligenza umana e le intelligenze artificiali”.

Massimo Cacciari, filosofo e studioso di fama internazionale, terrà una lectio magistralis su “Metafisica- che significa?”. A seguire, farà visita al Castello Marchionale di Taurasi, dove si terrà una cena, nella sala Carlo Gesualdo.

Il festival riprenderà il 16 giugno, con Amedeo Colella che nei giardini del Palazzo ducale di Avella parlerà di genius loci e dell’importanza del dialetto, con lo spettacolo “Nisciuno nasce ‘mparato” .

Il 13 luglio, lo storico Franco Cardini sarà a Luogosano, per trattare di “Crisi dell’Occidente moderno”. Chiuderà il festival, il 5 ottobre, Umberto Curi con “La Cura come ascolto”.

“Intrecci” giunge alla sua quarta edizione: l’idea del festival nasce intorno alla figura del filosofo Paolo Raffaele Troiano, originario di Sant’Angelo all’Esca, studiato dal compianto filosofo Antimo Negri.

Sin dalla prima edizione, il festival ha ospitato studiosi di spessore e rilevanza internazionale: Giacomo Marramao, Roberto Esposito, Jean Luc Nancy, Aldo Masullo, Giuseppe Cantillo, Roberto Racinaro, Biagio De Giovanni , Marco Tarchi, Diego Fusaro, per citarne alcuni .E giornalisti, scrittori, come Pino Aprile, Antonello Caporale, Angelo Mellone, Tommaso Labate, Mauro Fabi.

Dopo la lunga pausa covid e post covid, si riparte dalla Cultura, per tessere un filo narrativo con il territorio e le sue comunità, per  ravvicinare la distanza tra il filosofo e la polis, tra la specificità dei linguaggi ‘secondari’ e il parlato della quotidianità. E, per donare un rinnovato fulgore a luoghi incantati, sospesi.

Che sembrano stare lì da Tempo immemore, ma che in realtà brulicano di energia e guizzi di Futuro. Il festival, promosso dall’Associazione Elis Aps, è diretto da Raffaella Luise, con la consulenza scientifica di Daniela Calabrò e Pietro Luise. Il festival ha il Patrocinio della Regione Campania, della Fondazione Francesco Saverio Festa, dei Comuni di Avella, Luogosano, Sant’Angelo all’Esca, Taurasi, Villamaina e della Pro loco di Sant’ Angelo all’ Esca, in collaborazione con le aziende locali.

Il logo di “Intrecci” è disegnato da Irene Melchionda e simboleggia la capacità della filosofia di “entrare in vero contatto con l’ Altro”. Un festival che arricchisce l’Irpinia di un valore culturale aggiunto e che soprattutto-nasce nel cuore dei piccoli borghi irpini.