Avellino. Si è chiuso con successo il presidio per l’amnistia tenutosi in Piazza Libertà nella mattinata di natale. La peculiarità rispetto alle altre sei piazze italiane dove ha avuto luogo la stessa iniziativa è nei contenuti: ad Avellino le grida non si sono innalzate solo contro il sovraffollamento carcerario o per l’amnistia ma anche sul dramma dei sei bambini (di età compresa tra un mese e i tre anni) ristretti con le loro madri nel carcere di Bellizzi. Così, tra performance di giocoleria e striscioni del tipo “Anche i bambini stanno in carcere” o “Piu’ politiche sociali meno criminali”, i rappresentati delle diverse associazioni riunite nella Conferenza regionale volontariato e giustizia, dall’associazione Antigone alla Caritas, nonché di altre associazioni avellinesi, dallo Zia Lidia social club all’ex CSA Malepasso, hanno improvvisato un’assemblea pubblica con la cittadinanza. Forte anche la partecipazione di Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Radicali, assenti invece i rappresentanti degli enti locali.
“Riteniamo un successo questa prima iniziativa.” spiega Gennaro Santoro dell’associazione Antigone “Ora si tratta di continuare: il 7 gennaio ci sarà un convegno presso l’ex carcere borbonico incentrato sulla necessità politica di porre fine a questa aberrazione giuridica della detenzione di piccoli innocenti – 45 in tutta Italia -. Chiediamo inoltre pubblicamente al Comune e alla Provincia di Avellino di farsi carico della situazione e di stipulare convenzioni con asili pubblici per permettere ai piccoli detenuti di trascorrere almeno la mattinata come (e con) i bambini ‘liberi’, così come avviene in altre realtà italiane, come, ad esempio, a Roma: non è giusto che i piccoli ristretti avellinesi siano doppiamente discriminati, rispetto ai bambini ‘liberi’ e rispetto ai bambini detenuti in altri istituti italiani”.
“Il 6 gennaio” continua Michela Mancasi dello Zia Lidia social club “entreremo nel carcere di Bellizzi per portare la befana ai piccoli dell’istituto e per offrire un po’ di animazione con uno spettacolo di burattini. La voglia è di far ‘evadere’ almeno per un giorno i piccoli bambini di Bellizzi, discriminati dalla nascita senza colpa e in beffa a quanto previsto dalla nostra Costituzione che tutela e promuove i diritti dei bambini”.
Sono intervenuti anche, Generoso Bruno, segretario cittadino del PdCI, Antonio de Rogatis, diacono della Caritas e Carmine “Menola” del Malepasso; poi la discussione con i partecipanti e infine Gennaro Imbriano, segretario provinciale RC “Il nostro partito sostiene a gran voce la necessità di un provvedimento di clemenza. Non è concepibile che 60000 detenuti siano ristretti in spazi atti ad ‘ospitare’ soltanto 42000 ristretti. Naturalmente, piuttosto che pensare a nuove carceri, dovremo impegnarci al fine di far abrogare leggi nefaste come la c.d. Cirielli che porterà in carcere altri 20000 detenuti nel giro di un anno. Dobbiamo infine monitorare le condizioni di detenzione dei quattro istituti della Provincia di Avellino: a tal fine, insieme con l’associazione Antigone, ci siamo ripromessi di effettuare al più presto un giro di visite in tutte le carceri irpine e in alcuni istituti campani”.
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