“L’Irpinia non chiede assistenza, ma diritto alla parità di opportunità. Le realtà territoriali Irpine, siano esse agglomerate urbani, comuni, frazioni, hanno subito negli ultimi decenni un processo di marginalizzazione progressiva. Tuttavia, l’Irpinia conserva un patrimonio umano, ambientale e produttivo di grande valore, che può tornare ad essere motore di sviluppo per l’intera Regione se sostenuto da politiche pubbliche coerenti, coordinate e continuative. Soltanto attraverso una politica che assicuri servizi essenziali pienamente operativi, infrastrutture funzionanti e governance stabile, l’Irpinia potrà tornare ad essere una terra di futuro e di dignità. Nessun territorio può crescere senza una rete stabile di servizi pubblici. Per l’Irpinia è fondamentale invertire la logica emergenziale che, troppo spesso, ha caratterizzato gli interventi nelle aree interne. Serve una programmazione strutturale che assicuri la piena operatività di scuole, ospedali, collegamenti e servizi di base. Quindi, occorre:
-salvaguare i presìdi scolastici esistenti evitando accorpamenti che allontanano i bambini e le famiglie dai centri abitati e potenziando progetti di scuola digitale e laboratori territoriali per contrastare la dispersione scolastica.
-garantire il funzionamento pieno e continuo degli Ospedali, soprattutto all’interno delle realtà più lontane dal centro città, attraverso il rafforzamento della medicina territoriale, con ambulatori diffusi e poli di assistenza di prossimità.
-Ripristinare e migliorare i collegamenti su gomma tra i centri dell’Irpinia e le città capoluogo, riattivando e valorizzando anche la linea ferroviaria Avellino–Rocchetta Sant’Antonio come infrastruttura di mobilità reale e funzionale.. Per perseguire queste finalità è necessario un Piano Regionale Integrato per le
Aree Interne Irpine, da coordinare con il Piano Nazionale Aree Interne (PAI) e i fondi europei 2021–2027, che dovrà individuare priorità territoriali e temporali, attivare tavoli tecnici permanenti tra Regione, Comuni, ASL, Università e Imprese locali e favorire accordi di area vasta, con un costante monitoraggio ed una rendicontazione pubblica dei risultati. La riattivazione della linea ferroviaria Avellino–Rocchetta Sant’Antonio è un obiettivo strategico per la rinascita dell’Irpinia. Oltre al valore storico e turistico, questa infrastruttura può divenire un asse funzionale di collegamento tra l’Appennino campano e il Sud Italia adriatico.
La Regione deve impegnarsi a:
– completare gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza della linea;
-istituire servizi regolari di trasporto passeggeri e merci leggere;
– promuovere un piano di valorizzazione economica dei territori attraversati.
Occorre garantire un impegno per la Campania che non lascia indietro nessuno perchè l’Irpinia non chiede assistenza, ma diritto alla parità di opportunità. Solo attraverso una politica che assicuri servizi essenziali pienamente operativi, infrastrutture funzionanti e governance stabile, l’Irpinia potrà tornare ad essere una terra di futuro e di dignità”.

