Inchiesta Do ut Des, quella riunione tra dirigenti e imprese: nel mirino l’appalto del Colletta

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AVELLINO – E’ uno dei risvolti ancora in corso di accertamento nelle indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme Gialle di Avellino e della Procura della Repubblica di Avellino (a coordinare gli accertamenti il sostituto Fabio Massimo Del Mauro) sui sospetti di corruzione nel settore Edilizia Scolastica a Palazzo Caracciolo, quella che ieri ha portato a perquizioni e sequestri a carico di due dirigenti della Provincia, la dipendente di una società incaricata dalla Provincia e due imprenditori. I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Via Pontiero avrebbero documentato anche un incontro tra professionisti ed imprenditori programmato, sempre secondo gli inquirenti, per discutere dell’appalto relativo al Convitto Pietro Colletta di Avellino. Incontro a cui avrebbero partecipato Sergio Davidde il principale indagato, funzionario Istruttore direttivo tecnico della Provincia di Avellino e Giovanni Cacchione, che era subentrato del 2025 a Davidde nell’incarico di elevata qualificazione nel Servizio Gestione ed Edilizia Scolastica presso il Settore 3 della Provincia di Avellino. Per gli inquirenti sarebbe verosimile che gli incontri fossero ,finalizzati a discutere e concludere accordi illeciti. E’ una ipotesi, che per ora però è ancora al vaglio degli inquirenti e non e’ stata contestata come imputazione. Quello che e’ documentato dai militari delle Fiamme Gialle e’ l’ incontro avvenuto a cui hanno partecipato i due dirigenti di Palazzo Caracciolo indagati a vario titolo per corruzione nell’esercizio delle funzioni e per falso e “impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita”. Le indagini ovviamente sono ancora in corso, decisivi anche gli accertamenti tecnici su dispositivi e altro materiale informatico acquisiti dalle Fiamme Gialle.