Disagio Giovanile, il prefetto: centri di ascolto, i giovani non si sentiranno soli

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AVELLINO- Centri di ascolto e iniziative che creino movimento sano tra i ragazzi della città capoluogo e della provincia. A partire da una “notte bianca” subito dopo il voto di novembre, dedicata ai giovani. A Palazzo di Governo ci sono già delle iniziative precise che il Tavolo istituto a febbraio dal prefetto Rossana Riflesso ha intenzione di mettere in campo per “ascoltare” i giovani, insieme al lavoro delle famiglie e della scuola, che fa un lavoro importante. Al termine della riunione del Tavolo questa mattina a Palazzo di Governo, alla presenza dei vertici di forze dell’ordine, ASL, Comune di Avellino e Curia di Avellino, il prefetto ha già anticipato alcune misure che nell’immediato saranno assunte da parte delle istituzioni. “Ci tengo molto a dire in questa occasione- ha spiegato il prefetto Riflesso- che questo tavolo per affrontare le problematiche che riguardano appunto le fasce giovanili, era stato istituito già da febbraio e ho ribadito la necessità oggi che ognuno faccia la sua parte e che ognuno partecipi anche in maniera propositiva a questo tavolo. Non è necessario crearne degli altri. Non è necessario come pensare a soluzioni differenti e almeno che appunto non venga ritenuta una priorità, ma è invece importante che su questo tavolo, dove appunto partecipano tutti, ognuno contribuisca in maniera propositiva alla sua buona riuscita. Se collaboreremo tutti insieme, ci saranno buoni risultati. Come sapete sono una persona molto pratica. Abbiamo individuato già nell’immediatezza poche e significative iniziative, Quindi in primo luogo, una diffusione capillare presso tutte le scuole di un elenco di centri di ascolto o di strutture di sostegno per i giovani, questo già nel giro di una settimana massimo 10 giorni. Verrà fatto come già auspicavo fosse fatto, all’inizio all’apertura diciamo dell’anno scolastico, ma comunque insomma più o meno ci siamo e questo per garantire ai ragazzi di poter anche con la massima riservatezza rivolgersi a psicologi oppure a professionisti del del settore, per trovare un punto di di confronto di e di ascolto e di sostegno e la trovo una cosa molto utile”.

Un lavoro che avra’ il supporto del Comune, della scuola, della chiesa e saranno appunto tanti piccoli eventi che toccheranno vari argomenti. Vorrei coinvolgere anche esperti del diritto, la magistratura, gli avvocati in modo che possano anche sotto questo profilo guidare i ragazzi e dare delle indicazioni precise anche rispetto alle loro esperienze”. Il prefetto ha spiegato che queste iniziative “non è che siano la soluzione di tutti male, ma nella maniera più assoluta e totale è solo una iniziativa che vuole rompere il ghiaccio con questa città. Vuole creare anche movimento, un movimento sano e un movimento educativo. Diciamo in questa città rivolta a appunto ai ragazzi e nella speranza di poter raggiungere anche pochissimi ragazzi, ma diciamo di raggiungerli e poi dopo di questi si ripartiranno altre”.

Ascolto e’ la parola d’ordine di questa iniziativa, per fare : ” in modo che i ragazzi non si sentono soli e sappiano che, al di là della famiglia, ma anche al di là della scuola che svolge un ottimo lavoro, già possono trovare tante persone pronte ad ascoltarli. La parola ascolto è stata molto utilizzata in questo tavolo ed è stata ritenuta da me una priorità”.