Si riporta la nota di Gennaro Romei, Segretario Provinciale UDC.
Nel difficile tempo che viviamo, contrassegnato da superficialità e leggerezza, ritengo opportuno offrire una riflessione sulla Sanità in Irpinia alla luce di un’estate vissuta tra le strutture ospedaliere per motivi familiari. Il Pronto Soccorso del Moscati rappresenta un’annosa e persistente criticità che viene attenzionata senza mai approfondire per ricercare soluzioni nell’immediato o, almeno, nel medio periodo. Appare ovvio che il rafforzamento della medicina territoriale debba essere uno dei passaggi ineludibili per alleggerire gli accessi al Pronto Soccorso, laddove il peso del lavoro h24 risente di innumerevoli criticità. Di certo vi sono mancanze, ma anche tanti operatori, tra medici, infermieri e personale ospedaliero che svolgono in maniera impeccabile il proprio lavoro. E se, opportunamente, la medicina territoriale va riorganizzata ed implementata, vi sono altre criticità che persistono e che potrebbero essere risolte con decisioni incisive e, ad un tempo, risolutive del problema. Per come è strutturato, l’Ospedale Moscati potrebbe tranquillamente raddoppiare i posti letto a disposizione nei vari reparti. Gli spazi e gli ambienti per fare ciò non mancano. Il raddoppio dei posti letto alleggerirebbe di gran lunga i tempi di attesa dei pazienti all’interno del Pronto Soccorso e ciò costituirebbe una tutela di gran lunga maggiore per la salute dei pazienti e un decremento significativo del carico del lavoro. Troppe persone sono costrette a stazionare per giorni nel Pronto Soccorso prima di essere trasferite, per la presa in carico, nei reparti di competenza. Il raddoppio dei posti di ricovero contribuirebbe anche alla umanizzazione delle cure, a quel di più di delicatezza e attenzione delle quali i pazienti hanno tanto bisogno.
Al di là dell’organizzazione della Sanità, delle competenze in materia in capo alla Regione Campania e al Governo Centrale, delle disquisizioni giuridiche sui posti stabiliti per ciascun nosocomio, occorre che la Politica sappia farsi carico di scelte coraggiose per la tutela della vita umana e della sua dignità. Credo un tale interesse abbia un valore inestimabile e non c’è norma che non possa essere accantonata in nome della tutela reale della salute dei cittadini. Continuando a discettare si fanno solo esercizi retorici, trascurando il presente, a discapito di tutte quelle persone che ogni giorno vivono un calvario, perché bisognose di cure, e del personale medico e paramedico che si trova ad operare troppo spesso in condizioni simili a quelle di un ospedale da campo in tempo di guerra. Viene anche da chiedersi quando si porrà termine al cantiere che ancora persiste per le aree di parcheggio, al di là degli annosi contenziosi, sintomo di una Politica incapace di ricercare soluzioni durature e esaustive delle problematiche esistenti. In tutto ciò vi è, però, da affermare che l’Ospedale Moscati ha sicuramente punte di eccellenza in diversi reparti. In quest’estate trascorsa a Contrada Amoretta per motivi familiari ho avuto modo di apprezzare un’autentica eccellenza della Sanità irpina e regionale, quale il reparto di Geriatria. La professionalità, la competenza e l’abnegazione dei medici, del personale infermieristico e di quello degli operatori socio sanitari rappresentano una risorsa di valore inestimabile. E’ un reparto dove percepisci la grande umanità nello svolgimento dei ruoli, dove ciascun operatore sanitario si prodiga per alleviare le sofferenze dei pazienti con una umanità difficile da riscontrare in una Società travolta dalla superficialità e dalla frettolosità delle relazioni. La geriatria è un luogo che potrei definire poetico, per la capacità di immedesimarsi nei bisogni di pazienti che stanno trascorrendo l’ultima parte della loro esistenza e che meritano di viverla con dignità.

