Processo “Dolce Vita”, APP: “Avellino sta dalla parte dei cittadini, non dei giochi di potere”

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La commissaria prefettizia ha annunciato ufficialmente che il Comune di Avellino si costituirà parte civile nel processo che vede imputati l’ex sindaco Festa e altri 27 indagati.

Questa decisione non è solo un atto formale: è un atto di giustizia. È la conferma di ciò che abbiamo sempre sostenuto come Avellino Prende Parte, con la nostra lettera aperta e con la raccolta firme: il Comune, in nome dei cittadini, aveva il dovere morale e politico di chiedere la verità e la tutela degli interessi pubblici.

Non serviva attendere ulteriori atti per comprendere che, davanti a un’inchiesta che racconta di appalti pilotati, concorsi falsati e un presunto sistema di corruzione, il Comune non potesse rimanere spettatore. L’attendismo della precedente amministrazione Nargi — che aveva risposto che era “un po’ presto” per decidere — non ha fermato una scelta necessaria.

Costituirsi parte civile significa dire ai cittadini che i torti subiti dall’ente, se riconosciuti reati, meritano risarcimento. A prescindere dall’esito processuale, pratiche come quelle contestate sono da stigmatizzare con forza, e Avellino vuole un futuro fondato su legalità, trasparenza e rispetto delle regole.

Questa è una vittoria di tutta la comunità che ha firmato, sostenuto, creduto in questa battaglia. Abbiamo dimostrato che la partecipazione dal basso può spingere le istituzioni a fare la scelta giusta.

Il nostro progetto politico parte da questo: dall’obiettivo di rendere l’amministrazione della città di Avellino un’istituzione aperta, in cui vige la legalità e in cui idee e progetti di tutte e tutti possano essere accolti. Questa idea di città si contrappone a quella delle clientele, delle lottizzazioni, degli uomini soli al comando. Restiamo garantisti, ma non abbiamo mai smesso di criticare il modello di gestione della città di questi anni e continueremo a costruire un modello diverso nel corso della prossima campagna elettorale.

La costituzione di parte civile del Comune non significa prendere posizione sull’esito del processo, ma ribadire che l’istituzione è la prima a voler garantire legalità e trasparenza.

Ora la strada è tracciata: Avellino sta dalla parte dei cittadini, non dei giochi di potere. E continueremo a vigilare, perché la dignità delle nostre istituzioni venga sempre difesa, APP – Avellino Prende Parte