Giordano (Pd) : noi combattevamo a mani nude, altri finanziavano i consiglieri provinciali di Festa

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AVELLINO- “Qualcuno ha detto che non dobbiamo nemmeno immaginare di discutere. Questo stesso soggetto, mentre noi lottavamo contro Festa, ci faceva le liste. Questo stesso soggetto, finanziava i consiglieri provinciali di Festa con milioni di euro. Quando in consiglio comunale la maggioranza diceva che quella strada l’avrebbero fatta loro e noi rispondevamo che non avevano un euro per farlo, con quali soldi l’avrebbero fatta? La risposta era: la Provincia ci viene in aiuto. La Provincia vi viene in aiuto in un momento in cui noi combattevamo da soli, a mani nude. Perché gli enti venivano utilizzati per dividere gli incarichi”. Nicola Giordano non le manda a dire e nel mirino del consigliere comunale del Partito Democratico c’è in primis Rizieri Rino Buonopane, perché gli incarichi a cui fa riferimento Giordano partono dal Cirpu: ” Il consorzio universitario. Non si dovrebbe dimettere solo il presidente (Ida Grella ndr) , ma qualche qualche presidente dei collegi sindacali, rappresentanti egregiamente in questa sala qualche volta. Di quel rinnovamento negato, dove si è sempre buoni per tutte le stagioni. Quelle persone dovrebbero fare mea culpa e a volte dovrebbero anche uscire allo scoperto. Non mandare i vice sindaco a votare nei Piani di Zona contro il Partito Democratico. Io mi auguro che ci sia una sfiducia a quel presidente del piano di zona dell’ Alta Irpinia, perché quando il voto determinante è quello del Comune di Montella, non può funzionare in un partito che è democratico che chiede le regole e che noi non rispettiamo quotidianamente”. Nelle parole del consigliere comunale c’e’ anche tutta l’ amarezza per aver combattuto per anni Festa e passare per chi vorrebbe stringere accordi di potere. Giordano lo ha ricordato, quando a Capodanno, quello “in cui si doveva volare” ,”Ma sei venuto qua perché se uno rosicone? – ha ricordato Giordano- Senza sapere che dietro c’era altro e noi con il volto scoperto, davanti, sfidando, anche fisicamente soli. Qualcuno si nascondeva dietro i turni ospedalieri. Altri non c’erano, perché immaginavano posizionamenti diversi, nei Congressi, nei giochi di potere, nelle segreterie. Perché il consenso loro non lo ricercano, lo impongono”. Per Giordano qualcuno ha voluto fare in modo che il Partito Democratico non potesse esprimere la sua linea con chiarezza, che “non rappresentasse quello che ha fatto in consiglio comunale. Allora è difficile parlare, perché la semplificazione è facile. Noi l’abbiamo spiegato in tutte le maniere. Abbiamo tentato di iniziare con la città un ragionamento. Un ragionamento che era per le cose da fare, ma era un ragionamento che manteneva alta una bandiera: quella della trasparenza della legalità . Questa non la cederemo a nessuno. Anche se qualcuno urla. Siamo scomodi, siamo stati scomodi e continueremo a essere scomodi anche in questo partito”.