“Un momento storico per l’intera Irpinia”, così il presidente della Provincia Rizieri Buonopane alla cerimonia di inaugurazione del Polo Enologico “Abellinum”, un traguardo che segna un salto di qualità decisivo per tutto il comparto vitivinicolo del territorio. Un investimento di oltre 8 milioni di euro, portato a termine dopo anni di progettazione e la determinazione di diverse amministrazioni provinciali che si sono succedute nel tempo. Tutti presenti gli ex presidenti della Provincia: da Alberta De Simone a Cosimo Sibilia, da Domenico Gambacorta a Domenico Biancardi, fino all’ex commissario straordinario Raffaele Coppola. “Un progetto che ha avuto una genesi piuttosto complicata – ammette Buonopane al momento del taglio del nastro – ma c’è grande soddisfazione, perché nasce un campus universitario con l’università Federico II legata al dipartimento di agraria in piena sinergia con il Rettore e il capo di dipartimento Ercolino. Bisogna ora lavorare a uno studentato perché è importante portare qui ragazzi che vengono da altri Paesi. La sfida del futuro – conclude la fascia azzurra – è la formazione: dobbiamo assolutamente vincere e provare a superare le prove che ci aspettano attraverso la formazione. C’è la necessità di sfruttare le eccellenze che abbiamo e i corsi di laurea legati all’enologia sono importantissimi”.
Presente anche il Rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito, che ricostruisce: “Oggi chiudiamo un cerchio perché questo progetto è partito molto tempo fa, da un primo insediamento ad Avellino con la laurea triennale in Viticoltura ed Enologia. Sono passati molti anni da allora. Poi, come Università Federico II, quando ero direttore della Facoltà di Agraria, abbiamo preso una decisione importante: aprire anche il corso magistrale ad Avellino. Il che significa non solo fare lezione in aula, ma creare una struttura completa con laboratori, un impianto di microvinificazione, un’aula magna e campi sperimentali. Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno della Provincia di Avellino, con tutti i presidenti che si sono succeduti e si sono impegnati per andare avanti e trovare le risorse. Dunque oggi possiamo finalmente parlare di un vero e proprio Polo enologico, l’unico in Italia dove studenti e studentesse possono fare un percorso di cinque anni nello stesso luogo. Possono fare il dottorato qui, sempre nello stesso posto, all’interno di una struttura interamente dedicata a questa disciplina. Nelle altre università spesso troviamo solo la triennale, o solo la magistrale, o magari solo il dottorato, mentre qui c’è tutto. E poi è importante che tutto questo accada ad Avellino. Avremmo potuto farlo altrove, avremmo avuto i numeri, anche successo e avremmo fatto la nostra parte. Ma in Irpinia ha un significato diverso, perché portare l’università in un capoluogo di provincia dove non c’è, è un gesto importante. Soprattutto realizzare un polo del genere in un territorio storicamente e naturalmente vocato alla viticoltura è una scelta che ha radici e visione. Questo edificio è un punto di arrivo, ma soprattutto un punto di partenza. Vogliamo realizzare un vero e proprio ecosistema dell’innovazione legato all’enologia, alla formazione e alla ricerca. Vogliamo che qui nascano start-up, progetti, novità; che ci sia un’innovazione enologica targata Avellino: questo territorio, anche grazie agli investimenti che sono stati fatti, lo merita”.
All’inaugurazione del nuovo centro, che sorge a viale Italia nella storica sede dell’ex Regia Scuola Enologica, presenti anche i deputati Michele Gubitosa e Piero De Luca, oltre al consigliere regionale Livio Petitto e a Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Campania.