5X1000: l’elenco degli Enti beneficiari per il 2025

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E chi vuole fare del bene, ma non ha le possibilità finanziarie? In questo caso esiste una specifica misura fiscale che consente a ogni persona di poter destinare una quota dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) a sostegno di Enti che operano in ambiti di rilevante interesse sociale. Stiamo parlando del 5X1000, nato proprio con lo scopo di garantire a tutti i cittadini italiani di rendersi protagonisti di un’azione solidale, senza spendere nulla (la quota IRPEF viene in ogni caso prelevata dallo Stato ogni anno).

 

Per l’anno 2025, diventa quindi fondamentale essere a conoscenza di un dato cruciale legato al 5 per mille: l’elenco degli Enti beneficiari, che sono suddivisi in diverse categorie, a cui è possibile destinare questo contributo.

Le categorie a cui destinare il 5×1000

Tra gli Enti che possono beneficiare del 5×1000 per l’anno 2025 ci sono gli ETS (Enti del Terzo Settore), al cui interno ci sono associazioni, fondazioni e altre organizzazioni che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che operano senza scopo di lucro. Grazie al 5×1000, questi Enti possono portare avanti progetti concreti a beneficio della comunità.

 

Le categorie presenti nell’elenco includono anche gli Enti della Ricerca Scientifica e Universitaria, che svolgono attività di ricerca scientifica o tecnologica e gli Enti della Ricerca Sanitaria, impegnati nella ricerca medica e sanitaria.​ In questo caso, donare il 5X1000 si traduce in un supporto importante per la salute e la qualità della vita di molti pazienti, nonché in un contributo diretto alla sanità pubblica e a chi lavora ogni giorno per salvare vite.

 

Fanno parte dei possibili beneficiari del 5X1000 anche le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), riconosciute dal CONI e promotrici dello sport e dell’inclusione tra soggetti svantaggiati, come giovani a rischio, persone con disabilità, over 60 o individui emarginati.

 

Ci sono poi gli Enti per la tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, che restaurano monumenti, valorizzano siti storici, promuovono la cultura locale, organizzano mostre ed educano alla bellezza e alla memoria storica e i Gestori delle aree protette, che si occupano di tutelare la natura.

 

Infine, il 5X1000 può anche essere destinato ai Comuni di residenza, esclusivamente per il finanziamento di attività sociali svolte nella comunità.

 

La scelta dipende dai propri valori e interessi personali: si può puntare su una causa a cui si è particolarmente legati, oppure optare per un progetto che necessita urgentemente di fondi per essere attivato efficacemente. Si tratta sempre di una decisione libera, autonoma, gratuita e completamente volontaria.

Dove poter consultare l’elenco delle Associazioni beneficiarie

Per individuare gli Enti a cui destinare il 5×1000, è possibile consultare gli elenchi pubblicati in primis dall’Agenzia delle Entrate, che sul proprio sito aggiorna periodicamente le realtà ammesse.

 

Per gli Enti del Terzo Settore, l’elenco è reperibile online anche presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mentre le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) si possono trovare sul sito ufficiale del CONI. Il MIUR pubblica invece gli Enti per la ricerca scientifica e universitaria e il Ministero della Salute quelli per la ricerca sanitaria.

 

Sul sito delle singole Associazioni è invece possibile reperire il codice fiscale, essenziale per destinare il 5X1000 a quella specifica realtà, oltre a poter avere informazioni su come vengono utilizzati i fondi ricevuti, i progetti attivati e le attività portate a termine.

 

Per accedere al beneficio del 5X1000, ogni Ente deve soddisfare una serie di requisiti obbligatori, come essere legalmente riconosciuto, operare senza finalità lucrative, svolgere attività di interesse pubblico e avere l’iscrizione ai registri competenti.