Grazie a tutti”. Termina così l’esperienza chirurgica del sig Gennaro Pezone che ringrazia tutta l’equipe guidata dal dott. Stefano Pecoraro, mentre era ancora sul letto operatorio. Due interventi in uno quello di stamattina che riguardavano l’asportazione di una neoplasia vescicale, una stenosi dell’uretra ed un’ipertrofia prostatica ostruente in un sessantrenne che pesa oltre a 210 kg. L’intervento è stato possibile grazie al massimo supporto prestato dal prof. Sergio Pascale e dal dott. Paolo Paganelli, primario ed aiuto medico della divisione di anestesiologia e terapia intensiva della Clinica Malzoni. “L’intervento è stato effettuato a paziente sveglio grazie all’anestesia spinale operata con particolare strumentazioni in considerazione della massiccia corporatura del paziente” afferma il prof. Sergio Pascale, primario degli anestesisti della clinica di viale Italia. Un lavoro di equipe multidisciplinare che consente alla Malzoni di intervenire con efficienza ed efficacia anche nei casi più complessi, beneficiando, tra l’altro, anche della celerità dei risultati istologici, come in questo caso, affidati all’anatomopatologo dr. Giulio Benincasa. Tecnologia e ricerca sono le chiavi di successo e soprattutto di soluzione a molti casi clinici alla casa di cura avellinese. La diagnosi pre-operatoria, fatta con l’ausilio di un ecografo tridimensionale, ha consentito la totale visione della prostata e della vescica, divenendo il primo elemento utile alla determinazione di un migliore approccio alla sala operatoria. Il dott. Stefano Pecoraro, già presidente della Società Italiana di Urologia dell’Ospedalità a gestione privata UROP, ha eseguito così l’intervento di chirurgia urologica in endoscopica per via transuretrale al paziente salernitano che dopo un lungo peregrinare tra le strutture sanitarie del Paese, ha trovato assistenza e ricovero nella clinica irpina. “Abbiamo introdotto in vescica un colorante a base di un acido (esaminolevulato) che impregna il tumore della vescica ed altre zone di iniziale tumore, e grazie ad una fonte speciale ovvero ai raggi ultravioletti – commenta l’uro-andrologo Stefano Pecoraro – sono state evidenziate e rimosse sia il tumore primitivo vescicale sia le aree di iniziale tumore”. Successivamente è stata trattata la ostruzione prostatica con una fonte di energia a radiofrequenze che ha permesso di rimuovere gli enormi volumi di prostata. Tecnologie sono di altissima qualità, quindi, che solo 15 centri in Italia hanno, e che permettono di effettuare la CISTOSCOPIA A FLUORESCENZA XEX VIX TURIS, ovvero resezione prostatica in soluzione salina bipolare a radio frequenze. Mettere il paziente al centro, è questo che la Casa di Cura Malzoni Villa dei Platani fa da oltre 50 anni. Oggi, in tutte le branche mediche-chirurgiche accreditate presso la struttura, eccelle in risultati di assistenza medica e chirurgica come i successi dell’Alta Specialità di Nefro-urologia guidata dal dott. Mario Gambardella, un vanto per la sanità campana che evita ai pazienti del Mezzogiorno d’Italia i “viaggi della speranza” verso le regioni del nord. Finisce così l’odissea di Gennaro Pezone, dirigente regionale in pensione e con la passione della poesia, alla clinica Malzoni che non solo si è resa disponibile ad accettare il paziente affetto da un’importante obesità, ma soprattutto ha effettuato l’intervento chirurgico divenuto necessario per affrontare le patologie in essere determinando così un netto miglioramento della qualità di vita del sessantrenne salernitano.
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