Ztl, le precisazioni dell’Amministrazione comunale di Avellino

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Avellino Corso Vittorio Emanuele
Avellino Corso Vittorio Emanuele

Dal 17 febbraio 2017, a seguito del periodo di prova durato un mese (come specificato nell’apposita Ordinanza n. 424 del 13 dicembre 2016), è attiva su Corso Vittorio Emanuele la Zona a Traffico Limitata. L’Ordinanza prevedeva, infatti, la definizione del periodo di pre-esercizio della ZTL – necessario ed obbligatorio, secondo le direttive impartite dal Ministero dei Trasporti, della durata di almeno 30 giorni – durante il quale è stata testata la funzionalità degli apparati ed effettuata la dovuta informazione. In questo periodo le immagini acquisite dalle telecamere non saranno utilizzate per eventuali sanzioni e  gli aventi diritto, hanno provveduto all’adeguamento e alle richieste dei permessi di accesso. Questo periodo ha inoltre consentito sia di testare tecnicamente il corretto funzionamento del sistema, sia di informare capillarmente gli automobilisti e tutti gli utenti della strada del nuovo sistema di telecontrollo.

 

Nel corso del Question Time odierno, su sollecitazione del consigliere comunale Nadia Arace, il Vice Sindaco Maria Elena Iaverone ha chiarito le modalità di accesso nella zona a traffico limitato da parte delle persone disabili. In particolare l’Assessore, anche rifacendosi alle informazioni pubblicate sul sito del Comune di Avellino (nell’apposita sezione ZONA A TRAFFICO LIMITATO – CORSO VITTORIO EMANUELE, contenente i vari modelli di autorizzazione), ha precisato che l’accesso alla ZTL è consentito alle categorie autorizzate, tra cui alle persone diversamente abili, secondo quanto disposto dall’art.188 del Nuovo Codice della Strada. Nella ZTL possono infatti accedervi i possessori del contrassegno invalidi ai quali è concesso. In particolare – ha chiarito l’Assessore Iaverone – i possessori di contrassegno invalidi rilasciato dal Comune ove è presente la ZTL, devono comunicare al Comando della Polizia Municipale (in via Francesco Tedesco) i dati della targa del veicolo a disposizione del titolare del permesso.

È vero che il permesso invalidi non è legato ad un veicolo in particolare – ha proseguito il Vice Sindaco – ma, ai fini della correttezza della circolazione, è necessario comunque comunicare le targhe di uno o più veicoli che siano a disposizione, e non necessariamente di proprietà, del titolare del contrassegno. Nel caso in cui il titolare del contrassegno invalidi rilasciato dal Comune di residenza si trova a circolare in un Comune diverso ove è presente una zona a traffico limitato è sempre necessario comunicare la targa dell’auto, unitamente al numero del permesso invalidi posseduto all’ufficio competente, affinché la targa venga registrata nella banca dati e la telecamera non segnali il veicolo come non autorizzato a circolare nella ZTL.

Il contrassegno invalidi ha infatti validità nazionale e il contrassegno di colore azzurro già rilasciato dal Comune di Avellino è a norma con la disciplina dell’Unione Europea, quindi viene riconosciuto valido nel territorio di tutti gli Stati appartenenti alla UE.

Per le persone disabili che dovessero accedere alle ZTL con un’auto diversa o per gli utenti occasionali – ha chiarito ancora l’Assessore Iaverone – è necessario e sufficiente che comunichino prima di transitare, o nelle 48 ore successive,  al numero 0825/200717 oppure all’indirizzo e-mail poliziamunicipale@comune.avellino.it, i dati relativi a:

–         numero della targa dell’autovettura utilizzata;

–         numero del contrassegno disabili;

–         il Comune che ha rilasciato il contrassegno.
“Mai nessun portatore di handicap verrà sanzionato dalla Polizia Municipale – ha voluto precisare il Comandante col. Michele Arvonio – l’obiettivo resta quello di contrastare il fenomeno dell’improprio utilizzo di queste aree. Tra l’altro la ZTL su Corso Vittorio Emanuele è coperta da sistema di videosorveglianza, quindi i trasgressori sono facilmente rintracciabili e sanzionabili. Si ribadisce – ha concluso il Comandante – la nostra piena disponibilità nei confronti dei diversamente abili e di tutti i cittadini che volessero avere chiarimenti in merito al dispositivo”.