Volturara – Dopo un mese di indagine, in manette il 24enne che rapinò i medici della Guardia Medica

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Dopo un mese e dieci giorni la svolta nelle indagini sulla rapina alla Guardia Medica di Volturara: dopo lunghe ed articolate indagini i Carabinieri della Stazione di Volturara, supportati dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Montella, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, M.M., ventiquattrenne residente a Volturara Irpina.
Erano le 23 circa del primo febbraio scorso quando il 24enne, a volto scoperto, si introdusse all’interno dei locali della Guardia Medica di Via Croce a Volturara: con la scusa di dover far ricorso a cure, si avvicino’ai due medici di turno e, all’improvviso, impugnò un punteruolo minacciando la dottoressa al fine di farsi consegnare i soldi. I medici opposero resistenza. Erano sicuri che se non gli avessero “dato retta” sarebbe passato dalle parole ai fatti: la donna consegnò la somma che aveva nel portafogli, circa 110 euro. Immediatamente, il rapinatore diede alla fuga, a piedi, per i vicoli del paese e le vittime della rapina denunciarono l’accaduto ai Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Montella. Dopo alcune ore di “latitanza” l’identificazione e la denuncia a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente con l’accusa di rapina. Ma l’attività d’indagine è proseguita e, ieri, l’epilogo con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 24enne.
“Non poche sono state le difficoltà affrontate nel corso delle indagini – ha sottolineato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montella, il Capitano Nicola Mirante -, come infatti già riferito nell’immediatezza dell’episodio, la partecipazione e l’aiuto fornito ai Carabinieri non può sicuramente dirsi encomiabile. Si stanno approfondendo infatti le dichiarazioni reticenti rese da alcuni possibili testimoni e non si escludono possibili risvolti penali nei prossimi giorni. La soddisfazione nelle fila dell’Arma per il risultato raggiunto è tanta, anche e soprattutto in considerazione delle infondate lamentele sollevate subito dopo l’accaduto”.
Il quadro accusatorio abilmente costruito dagli inquirenti e pienamente concordato dall’Autorità Giudiziaria mandante, ha permesso di ricostruire fin nei minimi particolari le varie fasi e la dinamica della rapina spingendo l’arrestato ad ammettere la piena responsabilità del fatto.
Il giovane, attualmente ristretto nella propria abitazione in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria competente, ha alle spalle alcuni problemi scaturiti dall’uso di sostanze stupefacenti non ancora totalmente superati.

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