Tarantino doc, 57enne, sposato e padre di due figlie – la primogenita è laureanda in Scienze delle Comunicazioni a Roma mentre la secondogenita è studentessa iscritta al secondo anno della Facoltà di Giurisprudenza sempre nella Capitale –, ventotto anni al servizio della Polizia di Stato. E’ la scheda del nuovo Questore, in prima nomina, di Avellino: il dottor Vittorio Ròchira, a due ore dal suo insediamento, ha voluto incontrare gli organi d’informazione locali per presentarsi e salutare la cittadinanza attraverso la stampa. Un uomo cordiale, disponibile e pronto a mettere a disposizione dell’Irpinia la professionalità e l’esperienza accumulata durante il suo percorso formativo, in giro per tutta l’Italia, in forza alla Polizia di Stato. E’ giunto nel capoluogo irpino da solo ma con l’auspicio che la propria consorte, Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale Minorile di Taranto, lo possa raggiungere al più presto.
Dal 1984 ad oggi, sono stati sei i suoi predecessori ancora ricordati dalla collettività per il loro impegno, ognuno secondo il proprio modus operandi: Agostino Bevilacqua dal 24 aprile 1984 al 10 aprile 1993; Carlo De Stefano dall’11 gennaio 1993 al primo maggio 1995; Gennaro Arena dal 2 maggio 1995 al 12 marzo 1997; Sergio Travaìni dal 13 marzo 1997 al 9 agosto 1999; Fabrizio Gallotti dal 10 agosto 1999 al 17 giugno 2002 e l’uscente Mario Papa, che da oggi (ndr, per chi legge da ieri) è il nuovo Questore di Caserta prendendo il posto di Vincenzo Roca.
Ventotto anni in Polizia. Lunghi anni in giro per l’Italia.
“La mia carriera mi ha visto negli anni 1978 – 1979 Commissario a Torino prima presso la Squadra Mobile poi alla guida della Digos, negli anni bui del terrorismo. Dal 1978 al 1981 ho rivestito la carica di Commissario a Biella, dove mia moglie era in forza alla Pretura. Dall’82 all’84 sono stato trasferito a Brindisi dove ho ricoperto i ruoli di Vice Dirigente e responsabile delle Squadra Volante e della Mobile. Nell’84 sono stato trasferito alla Volante di Taranto e per un breve periodo sono stato alla guida del Commissariato Sezionale. Nell’87dal Commissariato sono passato alla dirigenza della Digos e nell’89 sono stato investito della carica di Capo Gabinetto”.
Durante la sua lunga carriera ha conosciuto anche il suo predecessore, il Questore Mario Papa.
“Sì, nel 2001 quando sono stato nominato Dirigente Interregionale a Napoli. Ho avuto l’occasione di stringere una seria amicizia con Papa, solidificata quando ero responsabile della Prima Divisione del Secondo Servizio di Programmazione e Ottimizzazione delle Risorse dove sono rimasto fino ad agosto 2004”.
Il 2004 è stato un anno importante per la sua carriera?”
“Il primo settembre 2004 non lo dimenticherò mai: è il giorno della mia nomina a vicario a Lecce dove sono rimasto in carica fino all’altro ieri (il 31 luglio)”.
Conosceva, prima di oggi, la nostra provincia?
“No, non conoscevo l’Irpinia ed è per questo che, oltre agli impegni istituzionali delle prossime ore, mi sono prefissato di conoscere il territorio ed apprendere le esigenze della popolazione al fine di modulare le risorse per garantire la sicurezza dei cittadini”.
Il Questore Papa le ha lasciato una difficile eredità. Molto ha fatto per l’Irpinia e sarà sicuramente ricordato dalla collettività.
“Sono cosciente di occupare una poltrona importante. Una carica ricoperta, nei migliori dei modi, dal mio predecessore. Un uomo, un Questore che si è battuto per la cittadinanza e per ripristinare la legalità”.
Quali sono i suoi obiettivi?
“Innanzitutto conoscere l’Irpinia. Garantire la sicurezza del cittadino e riconfermare quel rapporto positivo con la popolazione. Lo slogan degli Agenti di Stato, infatti, è quello ‘la Polizia tra la gente, per la gente’. Un sodalizio fondamentale per prevenire e contrastare i reati ed è per questo che mi batterò per intensificare la presenza del ‘Polizotto di Quartiere’”.
Durante l’incontro con la stampa, il Questore Vittorio Ròchira non ha solo fatto un excursus sulla sua carriera “…dagli anni bui del terrorismo a Torino allo smantellamento della Sacra Corona Unita a Lecce” ma ha voluto, innanzitutto, presentarsi all’Irpinia e salutare i cittadini “…sono onorato di essere stato nominato Questore di questa terra e mi impegno, pubblicamente, a garantire la sicurezza con la collaborazione, indiscussa, della Magistratura e delle altre Forze dell’Ordine perché la vita della popolazione sia più serena”. (Emiliana Bolino)
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