VIDEO/ Vertenza Cgs, riaperta ufficialmente la trattativa

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Svolta nella vertenza Cgs, dopo una prima fase burrascosa in cui la trattativa fu interrotta per dissapori tra sindacati-Cgs-Asi, dalla prossima settimana i protagonisti della vertenza siederanno nuovamente al tavolo di confronto per sciogliere il nodo del piano industriale e per dare risposte concrete ai 74 lavoratori.

Un’assemblea fiume quella svoltasi oggi presso la sede Asi di Pianodardine che ha visto tra i protagonisti il Presidente dell’Asi, Vincenzo Sirignano, i sindacati (Gaetano Altieri, Uil, Ettore Iacovacci Ugl, Giuseppe Zaolino Fismic), il commissario liquidatore, Angelo Lanza ed il parlamentare del M5S, Michele Gubitosa, l’ago della bilancia che ha permesso di analizzare con serenità le criticità della vertenza e ripartire con più serenità in questa nuova fase di confronto.

Per Giuseppe Zaolino della Fismic: “Dal confronto di oggi si è materializzata una svolta generata anche dalla pressione dell’On. Michele Gubitosa sui vertici di Asi e Cgs. La sua mediazione ha permesso di rasserenare il clima di discussione ed è per questo motivo che lo ringraziamo. Oggi i vertici Asi e Cgs hanno dovuto ammettere che cambieranno il piano industriale perché quello che avevano presentato di recente e, tra l’altro, da noi bocciato, era caratterizzato da un vizio di base: non c’era l’aggiornamento delle tariffe”.

L’obiettivo unanime è quello di ridare ossigeno ad un’azienda che, come dichiarato dallo stesso Zaolino “ha accumulato, negli anni passati, 13 milioni di debiti. Ora bisogna fare chiarezza su quanto accaduto in passato e cercare di rimediare, salvaguardando in primis i posti di lavoro. Si vada verso un piano industriale concordato da presentare in Tribunale. La missione è quella di stoppare i debiti e rilanciare il Cgs”.

Per il commissario Lanza: “l’auspicio è unanime. Si arrivi presto alla risoluzione delle problematiche e si dia presto una risposta concreta. Per ripartire bene serve, però, un segno di responsabilità da parte di tutti”.

Per quanto riguarda il piano industriale bocciato dai sindacati il commissario del Cgs precisa “non è stato mai presentato un piano industriale. Delle linee guida su cui focalizzare l’attenzione sì, ma non si parli di piano. Ho rotto la precedente trattativa con i sindacati solo perché quando abbiamo presentato quelle linee guida anziché dirlo ai diretti interessati per trovare una soluzione univoca l’hanno comunicato prima alla stampa. Questo non è un buon modo per andare avanti”.

Ma da oggi si prova ad andare oltre i dissapori iniziali della vertenza. Iniziano a muoversi i primi passi “E’ stato un momento importante per fare il punto della situazione grazie anche al contributo dell’on. Gubitosa e alla presenza in riunione del Presidente Sirignano che ha riportato la serenità in assemblea. L’auspicio è che quando si entrerà ufficialmente in trattativa si tenga conto delle richieste fatte dai sindacati e dei sacrifici che già hanno dovuto sopportare i lavoratori. Credo che sia necessario ripristinare la vecchia convenzione. Su questo punto – aggiunge Altieri –  l’Asi si difende dicendo che non entrano risorse. Ora bisogna capire se i servizi che Cgs fa per conto dell’Asi vengano pagati dalle imprese perché mi sembra che sia emerso questa difficoltà. Si è passati da un importo di 230mila euro  – che l’Asi dava al Cgs  – a 110 mila euro al mese. Ma il lavoro svolto dal Cgs vale a tutti gli effetti 230mila euro. Bisognerebbe ripartire da questo punto per far sì che il piano industriale offra il risultato sperato”.

Il deputato Gubitosa ha rassicurato i presenti: “Siamo finalmente sulla buona strada. E’ necessario trovare una soluzione concreta consapevoli del fatto che i problemi ci sono ma non sono stati creati né dai presenti al tavolo della trattativa né tantomeno dai lavoratori. Dobbiamo lavorare unitamente e perseguire l’unico obiettivo prefissato: la salvaguardia dei posti di lavoro.  Continuerò a seguire con grande attenzione la vertenza fino a quando non si troverà la giusta chiave di lettura nel rispetto dei lavoratori”.