VIDEO/ Tre quintali di droga tra gli stipetti in cucina, la Finanza dopo il maxi sequestro: “Traffico non semplice spaccio”

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Oltre 300 kg di droga, in gran parte hashish ma anche dosi di cocaina e metanfetamina, sono stati scoperti in una casa nel cuore dell’Irpinia, a Santa Lucia di Serino. Arrestato in flagranza un uomo di 38 anni, agricoltore incensurato e considerato insospettabile. Si tratta del più ingente sequestro di stupefacenti mai effettuato in Irpinia: sul mercato la droga avrebbe fruttato una cifra stimata intorno ai 600mila euro, se non superiore.

L’operazione è partita da un controllo: l’uomo trasportava una valigia di juta contenente hashish. La successiva perquisizione nell’abitazione ha portato al ritrovamento del maxi carico, nascosto tra gli stipetti della cucina. Secondo la Guardia di Finanza, si tratta di traffico organizzato e non di semplice spaccio.

Il colonnello Leonardo Erre ha infatti dichiarato: «Più che spaccio siamo di fronte a un traffico di rilievo. L’area si presta non solo come territorio di transito ma anche come luogo di stoccaggio di grossi quantitativi di droga. Alcuni paesi, per la loro tranquillità, possono favorire il mantenimento della merce prima dello smistamento sul territorio. Un quantitativo del genere lascia pensare a una struttura organizzata. Ovviamente il sequestro è importante, ma non basta: bisogna approfondire e capire da dove arriva e dove era destinato questo carico».

Sull’imballaggio ha aggiunto: «Era piuttosto rustico, senza particolari sistemi di occultamento, trasportato in sacchi di juta. Questo potrebbe indicare inesperienza o una certa sicurezza legata al contesto territoriale».

Il colonnello ha ricordato che la zona del serinese e del montorese era già monitorata: «Vi ricorderete dei sequestri di piantagioni di cannabis in quell’area. Abbiamo quindi intensificato i pattugliamenti, anche in modo discreto, e l’occhio da poliziotto dei nostri uomini ha notato un’auto sospetta che effettuava continui spostamenti. Questo ci ha permesso di intervenire».

A ricostruire l’operazione è stato il tenente colonnello Mario Aliberti: «Siamo arrivati a questo risultato grazie al costante controllo del territorio dei nostri reparti. Il sospetto su quel veicolo, carico di sacchi di juta, ci ha portato alla sorpresa: all’interno erano ben confezionati grossi quantitativi di droga. Il soggetto è un 38enne italiano, incensurato e insospettabile. Ora le indagini proseguiranno per capire da dove provenisse la merce e quale fosse la destinazione».

Infine, ha aggiunto: «La droga era nascosta semplicemente nella cucina, non in vani particolari. Questo dimostra che l’uomo si sentiva molto sicuro nel muoversi e nell’operare».