VIDEO/ “Trasferire i detenuti riottosi fuori regione”. Carcere, il sindacato è netto

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“Quando un detenuto sbaglia va trasferito, ma fuori regione, non all’interno della stessa Campania.” Il sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp è netto sulla situazione che sta vivendo il carcere di Bellizzi Irpino. Stamane, una visita ispettiva nell’istituto penitenziario è stata effettuata da Maurizio De Fazio e Ciro Auricchio. I rappresentanti dell’Uspp hanno avuto anche un confronto con la direttrice del carcere Maria Rosaria Casaburo. L’attenzione si è concentrata, ancora una volta, sulle aggressioni tra detenuti e a danno degli agenti dopo gli ultimi episodi di violenza, tra cui il pestaggio di un detenuto di Casalnuovo.

De Fazio è inflessibile: “Quando avvengono delle aggressioni,” afferma, “il responsabile deve essere immediatamente trasferito e c’è una circolare dipartimentale che lo stabilisce in modo molto chiaro. Il direttore e il comandante stanno compiendo alcune operazioni utili per ripristinare l’ordine e la sicurezza ma ci vuole tempo. I detenuti sono liberi nelle sezioni e spesso nascono diatribe tra loro, coinvolgendo anche il personale di turno.”

Di recente sono state avviate anche indagini interne su alcuni agenti, alcuni dei quali sono stati sospesi. “Se qualcuno sbaglia,” ammette De Fazio, “è giusto che venga sanzionato. Attualmente ci sono casi di sospensione, ma non c’è stata nessuna destituzione. Ci sono procedimenti disciplinari in corso e il principio della contestazione è rispettato. Alcune di queste procedure devono seguire il loro corso.”

Auricchio sottolinea invece una pianta organica ancora carente nel carcere di Bellizzi: “Abbiamo più volte portato all’attenzione dei vertici dell’amministrazione nazionale il problema del carcere di Avellino. Attualmente mancano 50 unità nella pianta organica. I detenuti riottosi vanno immediatamente trasferiti, ma fuori regione, per dare un segnale di tranquillità al personale di Polizia Penitenziaria. È vero che ci sono stati miglioramenti tangibili all’interno, ma c’è bisogno di tempo”, conclude il sindacalista.