Stamane, presso l’aula consiliare di Palazzo di Città, si è tenuto il seminario “Il futuro dell’Irpinia: ricerca e internazionalizzazione” organizzato dal Centro di Ricerca Guido Dorso e presieduto dal Prof. Sabino Cassese. Oltre al giudice emerito della Corte costituzionale, sono intervenuti il presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, l’assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Nunzio Cignarella (in vece del sindaco Foti, assente per influenza), il presidente della Camera di Commercio di Avellino, Costantino Capone e Luigi Fiorentino, Vice Presidente del Centro di Ricerca “Guido Dorso”. In platea presenti Maria Chiara Carrozza, ex ministro dell’istruzione nel Governo Letta, il presidente del Cnr Luigi Nicolais, il presidente dell’Alto Calore, Lello De Stefano, il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole.
“L’iniziativa che abbiamo cominciato oggi è parte di una ricerca sulla situazione dell’Irpinia e sul suo futuro – ha evidenziato Cassese – quindi una parte di diagnosi ed una parte di prospettazione del futuro. L’idea è di prendere esempi da altre zone d’Italia e dimostrare quanto siamo bravi a cogliere gli aspetti positivi. Non bisogna piangersi addosso, è stato appena ricordato che un settimo della produzione irpina è destinato all’export, segno di un grande successo. L’obiettivo è far diventare i punti di forza ancora più forti”.
E sulla proclamazione del nuovo presidente della Regione Campania:
“Non parlo del caso De Luca” – ha stigmatizzato il giurista.
Nunzio Cignarella ha dichiarato che “questo convegno cade in un periodo in cui, anche come Amministrazione, siamo alle battute finali per assemblare un piano strategico, già abbozzato in questi mesi, per una visione più ampia delle nostre azioni. L’iniziativa del Centro Dorso si inserisce in una serie di progetti per analizzare la questione meridionale, la situazione delle classi dirigenti in Irpinia e le prospettive di sviluppo”.
Il presidente della Camera di Commercio di Avellino, Costantino Capone, propone uno slancio ottimistico rispetto allo sviluppo di questo territorio:
“Le imprese irpine continuano a mietere successi – ha affermato Capone – e l’unica possibilità di occupazione ad oggi si chiama impresa privata. Non c’è più il posto fisso, dovremmo considerare l’impresa come un alleata ed invece nel meridione non c’è osmosi con le Istituzioni. Spero che nella prossima programmazione regionale l’impresa sia al centro del progetto strutturale: come Camera di Commercio abbiamo stanziato 2 milioni di euro per lanciarle sul mercato internazionale. C’è bisogno inoltre – conclude Capone – di un marketing territoriale importante. Le Istituzioni devono creare una politica in grado di affermare un territorio tout court. All’Expo non solo gli stranieri ma anche molti italiani non sapevano cosa fosse L’Irpinia. Dobbiamo identificare aree ben precise per una imprenditoria viva e dinamica come accade nel Salento o nelle terre del Chianti”.
L’ex ministro Carrozza a margine dell’incontro ha parlato di Sud e di sviluppo:
“Lo sviluppo del Sud è una questione di cui il Governo si deve occupare come preannuncia Delrio in un’intervista di oggi che dà un segnale su questo. Ci sono realtà diverse nel Sud, alcune molto avanti, altre che necessitano da una guida dal centro. Serve un investimento sulle infrastrutture come per autostrade, banda larga, treni. Non si tratta solo di esportare in un mercato interno ma di andare verso l’estero: l’internazionalizzazione è fondamentale. La Campania è una delle regioni più popolose d’Italia: il sistema d’istruzione e ricerca è all’avanguardia, bisogna valorizzare questo capitale umano. Mi auguro che il Governo Renzi sappia mettere al primo posto le priorità del Sud, bisogna considerare tutte le realtà. Per l’Irpinia c’è bisogno di investimenti strategici e mirati che concentrino le risorse: ci sono i soldi e i programmi europei, c’è bisogno di una classe dirigente efficiente che sappia governare il cambiamento” – ha chiosato.
Luigi Nicolais pone l’accento sul bisogno di reindustrializzazione:
“Per parlare di sviluppo industriale – ha spiegato il numero uno del Cnr – dobbiamo parlare di innovazione e ricerca. L’Irpinia, come l’Italia e l’Europa, deve mettere insieme questi due mondi, abbiamo fortemente bisogno di una reindustrializzazione, di modificare sostanzialmente le nostre imprese per competere in un sistema globale. Abbiamo bisogno di un’immagine forte all’estero e di una visione del futuro per costruire un nuovo Paese”.
E sulla sua possibile candidatura a presidente della Regione Campania per il Pd, intercorsa prima della scelta di affidarsi alle Primarie:
“Si era pensato che potesse essere necessaria una persona che mettesse insieme il partito. Mi ero dichiarato disponibile ma poi le cose sono andate diversamente. Spero che questo nuovo presidente sia in grado di farsi carico delle problematiche contingenti. Non so come finirà la vicenda De Luca, purtroppo si sapeva dall’inizio che prima o poi ci sarebbe stato un problema con la magistratura. Vorrei una squadra con una chiara visione del cambiamento per questa Regione”.
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