Irpinia /Duro lavoro per gli inquirenti responsabili dell’operazione “Video Prive”. Gli esperti del Nucleo Investigativo Telematico è alle prese con l’esaminare tutto il materiale sequestrato nell’arco degli undici mesi di attività investigativa, scattata grazie ad una denuncia dettagliata di Telefono Arcobaleno. Computer, dvd, cd, webcam, masterizzatori “ricchi” di materiale pedopornografico scaricato da un sito Internet al quale erano in grado di accedere soltanto gli utenti ben inseriti nei sodalizi internazionali di promozione e scambio della pedofilia: ne sito vi erano filmati di bambine che subivano abusi sessuali e che erano picchiate e seviziate, in maniera violenta. Gli esperti dal Nucleo investigativo telematico sono riusciti a violare la rete di protezione estesa attorno al sito Internet e a identificare i computer di italiani che vi si erano collegati. Al vaglio degli inquirenti anche il materiale sequestrato, su disposizione del Sostituto Aggiunto Giuseppe Toscano e dai Pubblici Ministeri Antonio Nicastro e Manuela Cavallo dai Carabinieri della Compagnia di Avellino guidati dal Tenente Stefano Di Napoli all’alba di martedì scorso ai due irpini, un 35enne residente a Mirabella Eclano ma domiciliato a Mercogliano ed un 40enne di Montoro Inferiore, caduti nella rete della Procura della Repubblica di Siracusa, denunciati per detenzione di materiale pedopornografico. Non si escludono, dunque, nuovi sviluppi che si potrebbero avere già nelle prossime ore.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it