“Segretario? No, candidato segretario”. Così Piero De Luca, oggi pomeriggio a Grottaminarda in occasione della festa della Fiom in piazza XVI Marzo. Il deputato ha spiegato come intende guidare il Partito in Campania: “Il Partito Democratico è fatto di un segretario, di una segreteria, di una presidenza, di una direzione e di un’assemblea. È un partito ampio per definizione, nato dalla fusione di sensibilità cattolica, progressista, riformista e liberale. Questa è l’essenza stessa del Pd. Io proverò a guidarlo, se sarò confermato dal voto dei circoli, con attenzione e rispetto per tutte le sensibilità interne, con senso di responsabilità e spirito di servizio. L’obiettivo che abbiamo davanti – e ringrazio iscritti, militanti, le aree, la segretaria nazionale e il responsabile organizzazione – è concentrare tutti gli sforzi sugli obiettivi prioritari, evitando divisioni interne. Torniamo a parlare di programmi, di contenuti, di ciò che interessa davvero alle persone: lavoro, investimenti, sviluppo, ospedali, sanità, trasporti, scuola”.
Sul tema centrale della giornata, lo sviluppo industriale, De Luca ha spiegato: “La politica può avere un ruolo decisivo nel creare le condizioni perché le imprese scelgano di restare, evitando la desertificazione industriale, economica e sociale, soprattutto nelle aree interne e nel Mezzogiorno. Finora il Governo ha fatto l’opposto: nessuna politica industriale, tagli per 20 miliardi al Sud, 3,7 miliardi in meno sul fondo infrastrutture. Il Pnrr è stato insabbiato. Eppure qui ci sono progetti cruciali come la Piattaforma Logistica, recuperata dalla Regione con 130 milioni di euro, o la Lioni-Grottaminarda. Servono infrastrutture e digitalizzazione. La Regione ha fatto molto, bisogna continuare con progetti più ambiziosi. Noi abbiamo proposto una legge con sei miliardi di euro per le aree interne, sostegno alle imprese, al lavoro agile e alla scuola, perché senza plessi educativi intere comunità rischiano di scomparire. Serve una sanità di prossimità, con case e ospedali di comunità, farmacie collegate nei piccoli borghi e reti idriche efficienti”.
Il deputato dem ha poi rilanciato la sfida politica: “Stiamo aprendo una nuova fase per la Campania, che dovrà contribuire anche alla costruzione di un campo progressista nazionale, in alternativa alla destra antimeridionalista. Il governo Meloni lo è nei fatti”.
Sul bilancio dei dieci anni di presidenza regionale di Vincenzo De Luca, Piero ha risposto: “È stata una guida che ha realizzato una rivoluzione, soprattutto considerando le condizioni di partenza: deficit drammatici, commissariamento della sanità, trasporti sull’orlo del fallimento, scuole e politiche sociali senza risorse, emergenza rifiuti che faceva il giro del mondo. In questi dieci anni non c’è stato un giorno di emergenza rifiuti. Abbiamo il dovere di difendere quanto fatto e puntare a traguardi ancora più ambiziosi”.
Infine, sulla crisi idrica: “L’Alto Calore va rilanciato. Bisogna difendere la gestione pubblica dell’acqua e investire nelle reti per combattere la dispersione idrica, problema gravissimo del nostro territorio. È stato appena chiuso un accordo con la Regione Puglia per i ristori, ma la Campania riceverà nuove risorse e dobbiamo investirle in modo strategico. Anche le tariffe vanno rimodulate con maggiore razionalità, rispettando le esigenze dei cittadini”.