Il 30 settembre sarà dedicato alla prima giornata Nazionale della prevenzione sismica. A presentare questa importante iniziativa è stato l’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, in sinergia con la Fondazione Inarcassa, il Consiglio Nazionale degli Architetti e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri presso la sala Ripa del Carcere Borbonico di Avellino.
In tutte le città che hanno aderito all’iniziativa saranno allestiti dei gazebo atti a promuovere una Giornata che nasce proprio per edificare quella corazza di sicurezza e per tutelare il nostro patrimonio immobiliare ed infrastrutturale.
“La mancata manutenzione del nostro patrimonio immobiliare e strutturale costa al nostro Paese, solo a causa degli eventi sismici, secondo i dati della Protezione Civile, circa 3 miliardi e mezzo, se aggiungiamo il dissesto idrogeologico arriviamo a 5 miliardi. Ecco come si materializza il peso dell’assenza o carenza di prevenzione”.
Questo il commento del Presidente dell’Ordine degli Architetti, Erminio Petecca, in apertura dell’evento. “Oggi abbiamo avuto modo di presentare ai nostri iscritti l’importanza racchiusa in questa prima giornata dedicata alla prevenzione sismica e, l’abbiamo promossa per informare e coordinarci sui lavori da fare nelle piazze della nostra provincia per il giorno 30 settembre. L’Italia ha bisogno di prevenzione. Un mese fa, con il crollo del viadotto di Genova, è successo l’imprevedibile attirando maggiormente l’attenzione su cosa significa l’assenza di prevenzione”.
Un progetto, quello delle Linee guida per la prevenzione sismica, che l’Ordine degli architetti di Avellino, sta portando avanti per la promozione del sisma bonus ed eco bonus, fornendo, in collaborazione con le Istituzioni, chiarimenti ed agevolazioni ai cittadini per accedere ai benefici fiscali mettendo in sicurezza gli edifici.
Claudia Campobasso, Dirigente Responsabile della Protezione Civile emergenza e post emergenza della Regione Campania. “Noi viviamo in un Paese, soprattutto la provincia di Avellino, ad alto rischio sismico. La convivenza con questi eventi non deve spaventare. Anzi, grazie alla buona prevenzione ci si può convivere, proprio come accade in altre zone altamente esposte ai terremoti”.
Ma, qualche tassello per una giusta prevenzione, molto probabilmente, è mancata negli anni. La Campobasso ha aggiunto “è mancato un pò di coordinamento. I comuni hanno sempre lavorato bene sotto questo punto di vista, avendo a disposizione un piano di protezione civile. I comuni dovrebbero, però, attivarsi anche in maniera autonoma, aggiornandosi sul tema ed avviando anche delle esercitazioni estese ai cittadini, proprio come fanno nelle scuole”.
Le linee per il Sisma Bonus ed Eco bonus sono ancora poco chiare e quindi, guardate con diffidenza dai cittadini, che invece hanno l’opportunità di mettere in sicurezza gli edifici in cui vivono usufruendo di agevolazioni fiscali.
Ecco che a scendere in campo per fare chiarezza saranno i professionisti per portare i cittadini con mano verso la prevenzione e la messa in sicurezza delle abitazioni del territorio.
Per attivare i benefici fiscali occorre fare riferimento alla classificazione prevista dalle Linee guida, le quali forniscono due metodologie per la valutazione – di cui una semplificata per lavori minori e per il miglioramento di una sola classe di rischio – e l’indirizzo di massima su come progettare interventi di riduzione del rischio per portare la costruzione a una o più classi superiori.
La Legge di Stabilità 2017 ha previsto misure rafforzate per il Sisma bonus, in particolare l’estensione alle zone sismiche 1, 2 e 3, cioè buona parte del territorio nazionale a rischio, la stabilizzazione per 5 anni, tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 e la detrazione in 5 anni anziché 10.
Le detrazioni riguardano immobili adibiti ad abitazioni, seconde case e ad attività produttive e aumentano in relazione all’efficacia dell’intervento: dal 50 all’85 per cento a seconda dei casi.