VIDEO/ La città saluta la Sidigas, tra abbracci e voglia di programmare il futuro

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Lungo abbraccio questo pomeriggio tra la città e la Sidigas Avellino. I biancoverdi di coach Pino Sacripanti, per il secondo anno di fila, hanno raggiunto le semifinali scudetto, uscendo contro la meglio posizionata Reyer Venezia soltanto in Gara6.

Sfilata di saluti da parte dei 14 cestisti della Scandone, tutti hanno voluto ringraziare il pubblico per l’attaccamento alla maglia e per il semplice fatto di esserci sempre stati sia in Campionato che in Champions League. Per molti di loro è stato l’ultimo giorno in quel di Avellino, ma anche chi migrerà verso altri lidi conserverà per sempre un pezzo di quest’avventura nel cuore.

Il primo a prendere parola è stato il diesse Nicola Alberani, sottolineando le difficoltà, tra infortuni e vicissitudine varie, di quest’ultima stagione. “Ci siamo confermati tra le prime quattro d’Italia – dice – una volta può anche capitare ma due significa che hai lavorato bene. Ringrazio il pubblico che ci è sempre stato vicino e ringrazio i giocatori, un gruppo diverso da quello dello scorso anno ma ugualmente speciale. Ora cerchiamo di migliorarci ancora”.

Sulla medesima riga anche le dichiarazioni di coach Sacripanti, per lui si prospetta un’estate a forti tinte azzurre, ma prima di tutto c’è la voglia di programmare un’altra stagione ad alti livelli ad Avellino. “Già oggi abbiamo definito delle linee guida abbastanza importanti con la società – spiega – Con Alberani, e con tutto lo staff tecnico, ci siamo messi al lavoro su giocatori, procuratori e sulle varie opportunità che può offrire il mercato. Prima bisogna porre le basi e valutare chi mantenere e poi vedremo come irrobustire questo gruppo eccezionale”.

Il grande rammarico della serie con Venezia? “Sul 2-1 in Gara4 potevamo allungare, magari andando all’intervallo con qualche punto in meno di svantaggio, ma bisogna anche dare i meriti ad una grande squadra come l’Umana”.