VIDEO/ “Il Biodigestore? Non lo farei”, il ministro Costa ritira il dossier sulle criticità ambientali della Valle del Sabato

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“No. Il mio personale pensiero, di chi nn ha competenza per legge, è no”. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, esprime così il suo parere in merito alla possibilità di realizzare un biodigestore a Chianche, in prossimità di un’area ad alta vocazione agricola e nota come area del ‘Greco di Tufo Docg’.

E questa mattina Franco Mazza, Presidente dell’Associazione ‘Salviamo la nostra Valle del Sabato‘ e tra i molti contrari all’idea di un impianto di compostaggio dei rifiuti nel cuore dell’Irpinia, ha atteso l’arrivo del ministro a Santa Lucia di Serino per consegnare al generale Costa, da sempre impegnato nel combattere il male dell’inquinamento (prima fra tutte la battaglia contro la Terra dei Fuochi), un dossier sulle criticità ambientali della Valle del Sabato. L’auspicio per Mazza è quello di trovare in Costa “ascolto e comprensione, non sempre ritrovati nelle istituzioni negli ultimi decenni”.

“Stamattina – ha spiegato Mazza in un’intervista rilasciata ad Irpinianews – abbiamo consegnato un dossier sulla valle del Sabato al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Contestualmente lo abbiamo invitato “provocatoriamente” a venire a prendere un caffè ad Arcella, ma sostanzialmente gli abbiamo chiesto un incontro da tenersi a breve a Roma nel quale vogliamo spiegare il punto di vista nostro sulle principali criticità ambientali di questa provincia”.

“In una piccola realtà di provincia come la città di Avellino ed il suo hinterland – si legge in uno stralcio della lettera di presentazione del dossier firmato da Mazza – tuttavia, tale inquinamento non può essere certo riconducibile al solo traffico veicolare considerate le ridotte dimensioni dell’area urbana. Piuttosto, le cause sono da ricercare nella presenza di un’alta concentrazione di stabilimenti industriali a ridosso delle aree urbane, nei gravi problemi di amianto come l’ex Isochimica e nella conformazione orografica della valle che favorisce il ristagno degli elementi inquinanti”.

In riferimento, invece, alla questione del biodigestore, affrontata anche dal ministro Costa durante l’intervista, Mazza risponde: “Ha espresso un’opinione personale che è quella di un no secco ad una attività che non si può svolgere in un’area di pregio come quella del Greco DOGC. Il suo intervento al convegno è stato di grande spessore e competenza. Ha in mente un percorso di vero cambiamento, ha una visione che pone al centro il cittadino. Grazie ministro”.

 

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