Renato Spiniello – Cgil, Cisl e Uil, le sigle sindacali presidiano le Prefetture d’Italia per chiedere garanzie per i lavoratori esposti all’amianto. Ad Avellino i rappresentati delle tre principali sigle sono stati ricevuti dal Prefetto Maria Tirone, a cui è stata consegnata una lettera con la richiesta al Presidente del Consiglio di far individuare nella legge di Bilancio risorse disponibili accompagnate da opportuni strumenti normativi per contrastare i danni alla salute dei cittadini e dei tanti lavoratori che continuano a operare in ambienti caratterizzati dalla estesa presenza dell’amianto che non è stato ancora diffusamente eliminato con apposite bonifiche insieme alla richiesta del finanziamento certo del fondo vittime dell’amianto e la riapertura dei termini per i benefici previdenziali.
“Siamo convinti che la parola fine su questa vicenda sia lontana solo quando non si mettono in campo azioni determinate come quella di oggi – sottolinea Antonio Compare della Cisl – occorre che i riflettori nazionali si riaccendano sulla questione”. “Su questo territorio abbiamo provato in tutti i modi a risolvere la questione amianto – aggiunge Luigi Simeone della Uil – C’è in corso un processo ma per i lavoratori esposti all’amianto il punto di arrivo doveva essere rappresentato dalla loro messa in quiescenza a prescindere dall’anzianità, ma anche su questo punto hanno ricevuto l’ennesimo schiaffo in faccia”.
“Oggi parte una tre giorni con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito la vicenda amianto, rimasta appesa per diverso tempo e precedentemente iniziata ad affrontare – conclude Franco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil irpina – ad Avellino la questione è ancora più drammatica per l’Isochimica, per quanto riguarda la bonifica della zona ma soprattutto per i lavoratori e per le loro famiglie che attendono una soluzione all’incubo che stanno vivendo”.