Avellino – “Quello del Giorno della Memoria è un messaggio che riguarda una storia che si ripete nel tempo, ovviamente in maniera diversa e su principi diversi, ma che al momento sembra arrestarsi con molta difficoltà. L’augurio è che oltre il semplice ricordo, che è essenziale, da parte dei giovani si capisca che le lotte fratricide non portano che risultati negativi, disastri e crisi che vanno oltre la semplice la perdita della vita, ma verso il decadimento morale della popolazione”. E’ il sunto del messaggio del Prefetto di Avellino Carlo Sessa in occasione della celebrazione della giornata della Memoria. Sessa, stamane presso il Salone della Prefettura, ha proceduto alla consegna di 11 Medaglie d’onore, conferite dal Presidente della Repubblica a cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti, agli irpini Battaglia Salvatore, Belfatto Mario, Castiello Salvatore, De Cillis Michele, De Luca Michele, Della Croce Francesco, Lisena Alessandro, Mastroberti Angelo Maria, Monaco Armando, Novellino Domenico, Raucci Carmine Martino.
Presente stamane – oltre a diversi sindaci d’Irpinia e al capo della Procura avellinese Rosario Cantelmo – anche il Provveditore agli Studi di Avellino Rosa Grano: “Riflettere sul problema vuol dire comprendere la necessità della conoscenza. – ha detto la Grano – La scuola vuole intraprendere questo processo di conoscenza e consapevolezza sui diritti umani. La storia ci ha dato, purtroppo, esempi terribili. Ricordare vuol dire oggi conoscere prima di tutto”.
(di seguito la video intervista al Prefetto Sessa e Rosa Grano)
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