Quest’oggi, presso Palazzo Caracciolo, il presidente della Provincia Domenico Gambacorta ha promosso un confronto con i colleghi presidenti delle Province di Benevento e Salerno per discutere della difficile situazione finanziaria che stanno attraversando gli enti locali e del processo di riassetto delle amministrazioni provinciali, a seguito della riforma dello scorso anno. Oltre ai Presidenti delle due Province, Claudio Ricci per Benevento e Giuseppe Canfora per Salerno (assente il presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo) sono intervenuti anche i segretari generali ed i dirigenti dei Settori Finanziari dei rispettivi enti.
“Io vorrei far capire ai cittadini – esordisce Gambacorta – che senza le Province qualcuno dovrà occuparsi di scuole superiori, viabilità provinciali, fiumi, quindi di competenze storiche che le Province hanno garantito n questi anni e che ultimamente fanno fatica a garantire a causa delle risorse sempre minori che hanno a disposizione. Vorrei ricordare che è stato tagliato un miliardo di euro alle Province con tanti effetti negativi: siamo costretti a mettere in mobilità personale che ancora non sa dove poter essere ricollocato. Nessuno ci dice se andrà ai Comuni, alle Comunità Montane o alla Regione. C’è tanta confusione inerente ai centri per l’impiego, tanta confusione per musei e biblioteche con milioni di euro investiti in passato dalle Province per la fruizione dei cittadini, che sono di proprietà provinciale e riguardo ai quali non sappiamo se possiamo continuare a pagare gli stipendi”.
“Dobbiamo regionare su una piattaforma regionale – continua il sindaco di Ariano – e migliorare la legge di stabilità 2015 che pone una serie di divieti. Vorremmo che si facesse pressione sul Governo affinchà gli avanzi di Amministrazione siano dedicati a spese correnti altrimenti tutte le Province non saranno in grado di pagare le utenze delle scuole superiori già nel prossimo anno”.
Sulle accuse di tradimento lanciate nel dibattito interno a Forza Italia, Gambacorta si trincera dietro a un secco “no comment”.