In mattinata presso la sala Manganelli della Questura, la Polizia di Stato ha celebrato il 163° Anniversario della sua Fondazione, nel segno dell’ormai consolidato tema celebrativo “Esserci Sempre”, che costituisce, nella sua essenzialità la priorità dell’impegno assunto dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato.
Nel corso della manifestazione si è proceduto alla consegna degli attestati di merito conferiti agli operatori della Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti in azioni di servizio.
In platea il Comandante Provinciale dei Carabinieri Francesco Merone, il Capo della Procura di Avellino Rosario Cantelmo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Antonio Mancazzo, il comandante dei Vigili del Fuoco di Avellino Alessio Barbarulo, Laura Manganelli, sorella del compianto Capo della Polizia Antonio Manganelli ed il sindaco di Avellino Paolo Foti.
Ha preso la parola il Questore di Avellino, Maurizio Ficarra che, all’interno del discorso ufficiale in occasione del 163° anniversario della Fondazione Polizia di Stato, ha subito risposto alle polemiche sollevate nei giorni scorsi quando, in occasione di un convegno con gli studenti del liceo Colletta Paolo Foti, nell’evidenziare l’impegno della Polizia Municipale nella lotta all’abusivismo, si era chiesto dove fossero le forze di polizia:
“Alle polemiche rispondiamo con i fatti. La Costituzione dà libertà di manifestazione del pensiero a chiunque, anche al sindaco. Ognuno può dire quello che vuole. Noi sappiamo bene quali sono le nostre competenze, ognuno faccia il suo lavoro. Il nostro primo impegno è la lotta alla criminalità organizzata, soprattutto in quelle zone della provincia di Avellino in cui il fenomeno è più presente, ma anche il mantenimento dell’ordine pubblico in città. C’è il massimo impegno degli uomini e delle donne della Polizia che in Irpinia godono della fiducia totale dei cittadini, basti pensare che lo scorso anno abbiamo ricevuto 45mila chiamate. A chi si chiede dove siamo rispondono per noi i fatti”.
Sulla stessa linea il procuratore Rosario Cantelmo:
“Condivido totalmente le parole del Questore. L’impegno delle forze dell’ordine in generale profuso in questo periodo per rendere quanto più possibile tranquillo il territorio, è un dato assolutamente oggettivo. Credo che sia naturale condividere questo impegno, tutto il resto sono polemiche francamente fuori ordine. Mi preme condividere e dare atto allo straordinario impegno della Polizia di Stato”.
E sulla richiesta di rinvio a giudizio per i 29 indagati per il disastro ambientale e gli omicidi colposi dell’Isochimica, il procuratore ha preferito glissare:
“C’è un procedimento in corso, vedremo come andrà a finire. Avevamo detto che eravamo in dirittura di arrivo e abbiamo cercato di rispettare gli impegni temporali con un’indagine che è stata particolarmente complessa”.