VIDEO/ Carceri e attacchi ai giudici, Policastro si insedia e avverte: basta fango sulla Magistratura

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NAPOLI- “Non meritiamo il fango  e la delegittimazione  volte a colpire in modo indiscriminato tutta la magistratura e quindi tutto il potere giudiziario. E se qualcuno in questo Paese pensa che indebolire il potere giudiziario sia una  un buon servizio per la democrazia,  penso si sbagli e se ne accorgerà lungo il tempo”. E’ uno dei passaggi del primo intervento da Procuratore Generale di Aldo Policastro, fino alle dodici Procuratore di Benevento, nella Sala Arengario del Tribunale di Napoli, dove si e” celebrata l’udienza di immissione nelle funzioni di Procuratore Generale di Policastro, presieduta dalla Presidente della Corte di Appello di Napoli Maria Rosaria Covelli. Dopo la requisitoria del Procuratore facente funzioni Antonio Gialanella e gli interventi del Procuratore Generale della Cassazione Luigi Salvato, del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo e del predidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Carmine Foreste, la presidente dell’Anm Curatoli, il Procuratore Generale Policastro ha voluto ricordare due figure “del nostro tempo che si battono per i piu’deboli” che erano presenti alla cerimonia, Padre Alex Zanotelli e Don Luigi Ciotti. Ha anche ricordato amici fraterni che non ci sono piu’, il magistrato Filippo Beatrice e l’avvocato Alberto Della Pietra.

La sfida contro la criminalita’, in particolare quella zona grigia a cui nella sua requisitoria aveva fatto riferimento il Procuratore facente funzioni Gialanella, sono in cima alle priorita’ del Pg Policastro, che rivolge un appello al mondo delle professioni e ribadisce un tema, quello sugli strumenti investigativi al passo con i tempi piu’ volte evidenziato dal Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, presente alla cerimonia di questa mattina: ”
ci sono anche zone grigie, difficilmente aggredibili, economia legale e illegale che si confondono e si fondono, questa compenetrazione dell’economia legale da parte di quella criminale organizzata.    Dobbiamo mantenere alta l’attenzione verso le nuove forme di criminalità. Che utilizzano delle professionalita’  sempre più  sofisticate. Il mio è un appello al mondo professionale, quelle professionalità quelle attività sofisticate: mettetele  a disposizione dell’economia legale e della giustizia. E’ necessario un salto di qualità gli strumenti investigativi e quelli di indagini, non possiamo ancora come si  pensa ritornare a quelle che viene indicato come inseguimento investigativo,  cioè seguire passo passo qualcuno con  quello che si diceva  un tempo ocp (osservazione, pedinamento e controllo) . Gli strumenti investigativi e di indagini devono essere assolutamente più all’altezza del tempo”.
Infine un passaggio significativo dell’intervento del Procuratore Policastro ha riguardato le carceri: “rappresentano l’umanità dolente che interpella la coscienza di tutti noi,  sia come magistrati  sia come cittadini, e si deve  fare di più perche non ci sia solo la realizzazione della pena ma anche l’ umanità”. Attenzione alta anche sulle dinamiche delle aree interne, Avellino e Benevento.
A Napoli erano presenti alla cerimonia di immissione nelle funzioni del Procuratore Generale Policastro il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e il Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele, il presidente del Tribunale di Avellino Roberto Melone, il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Domenico Albanese. In sala anche gli ex pm avellinesi Vincenzo D’Onofrio e Vincenzo Toscano, il primo sara’ uno dei sostituti alla Procura Generale di Aldo Policastro. A margine della cerimonia, commentando uno degli ultimi casi di scontro tra politica e magistratura, il Pg ha chiarito: “A mio parere ci sono attacchi, li leggiamo, polemiche ingiustificate. I magistrati applicano le norme, chi non è d’accordo può impugnare la decisione, può anche criticare il provvedimento. Da quando sono entrato in magistratura sono sempre stato convinto che i provvedimenti dei giudici possono essere criticati, discussi ma la continenza, l’attenzione e i limiti vanno rispettati. Il potere giudiziario che è un servizio ma anche un potere va distinto dall’Esecutivo e dal Legislativo e ha una sua autonomia a cui non vogliamo rinunciare”.