VIDEO/ Terremoto in Irpinia, Foti: “Comunità divisa dopo il sisma, occorre mettere da parte personalismi politici”

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Stamane in Piazza XXIII Novembre, in occasione del 35esimo anniversario del terremoto del 1980, si è tenuta la cerimonia della deposizione della corona in ricordo delle vittime (quasi 3mila, centinaia di migliaia gli sfollati) alla presenza del Sindaco di Avellino Paolo Foti, del Questore Maurizio Ficarra, del Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Alessio Barbarulo, del maggiore Francesco Mortali della Compagnia Carabinieri di Avellino, di amministratori e autorità civili, militari e religiose.

Ringrazio le autorità, tutte le associazioni ed i pochissimi cittadini presenti – ha dichiarato Paolo Foti a margine della manifestazione – chi è intervenuto oggi ritiene che una ricorrenza di questo tipo vada onorata quantomeno con un minuto di pensiero alle vittime di una delle più grandi tragedie che ha colpito la città di Avellino. Apprezzo molto il senso di grande civiltà nel cercare disperatamente di non cancellare almeno la memoria che è un patrimonio di civiltà di una comunità.

Senza esempi una comunità non ha memoria, senza una speranza questa comunità non risorgerà se non c’è un concorso collettivo di amore verso di essa. Non ci sarà amministratore o consiglieri comunali in grado di risollevarla senza una comunione di intenti.”

Foti ha evidenziato che molto si è fatto per la ricostruzione fisica di Avellino ma che il post-terremoto ha portato delle divisioni difficilmente sanabili: “Molto si è fatto in questi 35 anni – ha continuato il primo cittadino – si è ricostruito gran parte del patrimonio urbano in cui restano ancora delle ferite aperte. Credo d’altronde che poco si sia fatto sul patrimonio morale dei cittadini. Dal terremoto in poi questa comunità si è divisa progressivamente e questo è un motivo di grande rincrescimento per me. E’ doveroso ancorché difficile fare un appello al buonsenso ed al senso di comunità e responsabilità innanzitutto delle classi dirigenti politiche e amministrative. Per rinsaldare questo patto è necessaria la buona volontà ed il lavoro di tutti. Spero che questo possa accadere non per miracolo, ma perché si saranno accantonati i personalismi politici per guardare alla vita reale di questa città. Io ho la coscienza a posto, non so quanti altri  possono dire la stessa cosa”.

E sulle critiche delle opposizioni sulla chiusura del Comune di Avellino prima della manifestazione di sabato scorso: “Io non gestisco la sala consiliare” – ha chiosato Foti.

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