VIDEO/ Strage Bus, bagarre in aula dopo l’assoluzione di Castellucci

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“Hanno lasciato libero un assassino”, queste le urla che esprimono lo sconforto e la rabbia verso il giudice Luigi Buono che ha emanato il verdetto di primo grado per la strage del bus del viadotto Acqualonga datata 28 luglio 2013.

I parenti delle vittime non ci stanno all’assoluzione dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci e allora scoppia la bagarre in aula.

Una sentenza che ha provocato le ire dei familiari delle vittime presenti stamane al Tribunale di Avellino, che al grido di “Venduti, venduti” hanno sfidato il magistrato, provando persino a bloccare gli ingressi dell’aula della corte d’assise e tenendo in scacco avvocati e forze dell’ordine per diverso tempo dopo la lettura del dispositivo.

Nonostante le condanne ad alcuni dirigenti di Autostrade, direttori di tronco del tratto autostradale su cui è avvenuta la tragedia, i familiari delle vittime non sono usciti soddisfatti dall’aula: “Sono cinque anni che aspettiamo, le nostre famiglie sono distrutte. Dovevano pagare tutti”.

Infatti, secondo l’accusa del pubblico ministero, Rosario Cantelmo, l’ad di Autostrade, Castellucci, aveva responsabilità su quanto accaduto al bus durante quel fatale impatto contro le barriere dell’A16.